venerdì 18 dicembre 2015

Insalata russa e maionese vegan

Eccomi con un secondo post per oggi, estratto dal cilindro delle bozze dove ha atteso a lungo: la prima stesura è il corpo dei miei appunti per la ricetta che ho utilizzato lo scorso Natale.
L'ho scelto per invitarvi virtualmente ad un aperitivo con tanti finger food per festeggiare insieme il compleblog e per condividere una ricetta semplice che nelle feste risulta sempre vincente, ancora grazie a tutti voi che passate di qui.


A casa mia tutti adorano l'insalata russa, un confort food che ricorda le feste dell'infanzia.
La versione vegan è assolutamente golosa e alla portata di tutti: invitante all'aspetto, più leggera di quella originale ma ugualmente sfiziosa, semplice da realizzare.  Certamente non possiamo definirla sana, a causa di una dose di grassi notevole anche se esenti da colesterolo e per quanto possibile virtuosi, ma in fondo la maionese si mangia solo qualche volte all'anno e se stravizio deve essere tanto meglio se è più leggero ed anche cruelty free. :-)

Partiamo dalla Maionese vegan, in versione semplice semplice

Libri: Natale tra le pagine (e compleblog).

Anche in questi ultimi giorni dell'anno sono impegnata con alcune letture per piccoli amanti delle storie, la cosa che mi riempe di gioia è constatare che in ogni gruppo la maggioranza ne ha una fame insaziabile!

In dicembre abbiamo riattivato il nostro progetto di letture a scuola e c'è stata un'accoglienza calda da parte della maggioranza dei bambini. Certo c'è anche voglia di giocare, specialmente in chiusura d'anno e nell'ora di pausa quando arrivamo noi a leggere, si vorrebbe scambiare una parola col vicino, idealmente farsi una corsetta, si potesse, ma quando chiamo la filastrocca di apertura cala il silenzio e alla fine c'è sempre qualcuno che mi chiede di mostrargli le figure del libro che ho letto, quando tornerà uno di noi lettori volontari, se abbiamo proprio finito, perché le storie durano così poco, perché leggiamo solo una volta a settimana? E a volte scatta anche l'applauso.
Chi dice che i bimbi non amano i libri non ha mai provato a leggergli, probabilmente. :-)

Il libro con cui siamo ripartiti è stato scelto da un'insegnante la cui passione per i libri è tangibile e contagiosa:
La gondola fantasma, un libro di Rodari tra i meno noti.

La gondola fantasma è un racconto di Gianni Rodari, apparso inizialmente nel 1953 sul settimanale per ragazzi Il pioniere, e pubblicato in volume per la prima volta nel 1978 da Einaudi nella collana "Gli struzzi Ragazzi", assieme a Gli affari del signor Gatto ed alle filastrocche I viaggi di Giovannino Perdigiorno. (fonte Wikipedia)

Wikipedia ha una scheda dedicata a questo libro, a essa vi rimando per scoprirne l'avvincente trama.

Non lo conoscevo e ho amato subito la coesistenza di suggestioni diverse, i personaggi del Carnevale di Venezia insieme a pirati, califfi e astrologi d'Oriente. Mi ha incuriosito l'uso, decine di anni prima che diventasse un trend, di immagini un po' splatter ma dichiaratamente parte di una messa in scena atta a divertire il lettore, che hanno incuriosito i più piccoli pur impaurendoli anche un poco - non è una lettura godibile da bimbi che non siano almeno alle primarie -.
Sicuramente si tratta di un testo raffinato e anche complesso, i riferimenti storici e culturali sono molteplici, ma è un testo che arriva a colpire tutti, ognuno per un diverso motivo.
In una pausa i bambini di cultura musulmana mi hanno dimostrato il loro entusiasmo perché in un testo ambientato nel periodo di Natale si menziona il Corano, e gli altri, subito si facevano loro intorno, a rimarcare la loro identità di gruppo multietnico. In questa scuola sono da sempre impegnati sulle dinamiche di inclusione, fanno scambi scolastici con bimbi stranieri, c'è una grande attenzione per chi è diverso. Non occorre dire quanto io apprezzi questo grande lavoro.
 
Con queste premesse oggi vi presento anche una selezione di libri a tema Natalizio che ho scovato in biblioteca, aiutata da preziose a appassionate bibliotecarie.

venerdì 11 dicembre 2015

Libri: Ti amerò per sempre

Quasi otto anni fa, pochi giorni prima di Natale, dopo un lungo travaglio e con qualche giorno di ritardo, è arrivata eSSe. Il ricordo è intenso ed emozionante ancora oggi, la magia e la gioia della sua nascita mi accompagneranno per sempre.

Ieri mi è tornata in mente una frase della mia ginecologa:
 Ci sono tanti amori che transitano nella vita di una persona, ma un solo dura per sempre: quello per i figli.
Stavo sfogliando un libro che mi ha regalato una cara amica, racconta proprio di questo tipo di Amore. 
Assoluto, travolgente, eterno. 

Si tratta di:



Ti amerò per sempre
di Robert Munsch
illustazioni di Lucia Sforza
Il Leone Verde Piccoli.  


Una donna, la protagonista della nostra storia, diventata madre, conosce e prende consapevolezza di un sentimento nuovo, l'amore per suo figlio.
Glielo canta e lo nutre ogni sera, quando il bimbo dorme.

Ripete questo rito ogni notte, anno dopo anno, alla fine di ogni giornata, anche le più faticose. Nei primi anni, definiti da molti terribili, ché rimettono in discussione tutto nella vita dei genitori; negli anni delle prime richieste di autonomia e delle piccole ribellioni; in quelli più imprevedibili dell'adolescenza, quando i figli cambiano tanto da disorientare anche chi li ama e conosce da sempre.
Il figlio diventa adulto, ha una sua casa e una vita felice, ma nel cuore di sua madre l'amore è immutato, resterà sempre il suo piccino.


Passano gli anni anche per la donna, ma ogni sera sul suo viso segnato dal tempo c'è sempre un sorriso.
Un giorno sente di avere poche energie e chiama il figlio per rinnovargli tutto il suo affetto.


venerdì 23 ottobre 2015

Letture empatiche

Buongiorno amanti delle letture, cosa c'è sul vostro comodino?
Sul mio un kindle pieno di libri interessanti, devo dire che anche se ormai riesco solo nelle notti dei week end liberi da impegni, sono riuscita a ritagliarmi nuovamente un mio spazio di letture - adulte, intendo ;-) libri per piccoli ne sfoglio quasi ogni giorno -  e conto di parlarvene in uno dei prossimi Venerdì del libro.
Oggi invece voglio mostrarvi cosa avevo nella grande borsa che mi ha accompagnato al MiVeg (sul quale tornerò a scrivere appena riesco, in questi giorni ho avuto qualche imprevisto e ho dovuto rimandare il racconto di un'esperienza bellissima!).

Come vi ho anticipato mi è stato concesso l'onore e il privilegio di poter interagire con i piccoli che hanno partecipato al festival insieme alle loro famiglie.
Quando ho dovuto stendere il programma per il loro intrattenimento, ho pensato che sarebbe stato perfetto proporre alcune letture empatiche, per sperimentare cosa accade nei panni degli altri, pelosi come umani.

Non sapendo chi sarebbe venuto a sentire le mie letture ho messo in borsa un po' di tutto, e di tutto un po' ho letto perché sono venuti a trovarmi allo Spazio Bimbi dai piccolissimi in braccio ai genitori ai ragazzi delle medie ;-)

Non sono mai arrivata a raccontare della bambina che mangiava i lupi, con il quale avrei voluto concludere gli appuntamenti con le letture perché all'ultimo previsto c'erano bimbi troppo piccoli e troppo stanchi dopo ben due giorni in fiera, ed è un libro che necessità di una attenzione e mediazione particolari, ma sono molto contenta di aver potuto leggere:

Piccolo Blu e Piccolo Giallo di Leo Lionni, un classico, un evergreen, un libro che ogni bimbo dovrebbe poter sfogliare almeno una volta. 

Credo sia meravigliosa la mescolanza di fasce d'età negli eventi per bimbi, montessorianamente intesa, anche per questo ho scelto di non indicare un target d'età, ma per una lettura pubblica può creare alcuni problemi nella scelta dei titoli. Eppure non ho avuto dubbi nel proporre questo libro nei momenti in cui il pubblico era più variegato e non sbagliavo: è piaciuto e ha convinto proprio tutti.
Mi ha riempita di gioia vedere il sorriso di una nonna, che lo conosceva e annuiva, lo stupore e la partecipazione dei piccolissimi, la gioia dei bimbi delle elementari e dei ragazzi delle medie che lo risentivano con piacere e si davano di gomito dicendosi -è bellissimo, l'ho letto tante volte!.

Nei mesi in cui questo blog è andato in vacanza non ho avuto tempo di raccontarvi che mi è capitato di leggerlo in un paio di occasioni pubbliche quando era stato indicato in uno scellerato elenco di letture da vietare (!) nelle scuole. Ogni volta sono colpita dalla potenza e limpidezza del suo messaggio che arriva ad ognuno nel modo in cui è pronto a riceverlo.



Gatto Sogna di Asadi Elham
La Biblioteca (collana Junior)
Un libro per i più piccoli che mi ha colpito per le illustrazioni e mi è piaciuto per il modo in cui accompagna i bimbi, che possono facilmente identificarsi con il micio protagonista, nel fantasticare di poter vestire i panni - o meglio le penne! o le zampe... - degli altri.

Il gatto Zorba capirà presto di non voler fare cambio con nessun altro animale e sarà più consapevole di quello che ha ed è. 

Mettete subito in disordine! di Vivian Lamarque,  che, come già vi dicevo, apprezzo di più ad ogni lettura e in genere è molto amata dai 6/7 anni in su, della quale non poteva mancare questa raccolta di storielle divertenti ambientate ad Oirartnoc, soprattutto quella dell'umano che deve aspettare pazientemente che il suo cane finisca di vedere Rex alla Tv prima di portarlo a fare la ...ipip anche se non ce la fa più!

V is for vegan
di Ruby Roth
Eifis Editore

Il sottotitolo mi ha convinta: L'ABC dell'essere Gentile, e se non lo è una persona che vive all'insegna della noncrudeltà... chi? (chi ha orecchi per intendere intenda).

E' un libro che dalla A alla Z racconta l'essere vegani, partendo dal dirci che non sarebbe molto educato mangiarsi un amico, no? e gli animali sono nostri amici, vero?




Il testo è in parte in inglese, per poter mantenere la sequenza alfabetica, e poi tradotto italiano.

Se avete già intrapreso questa strada, se avete scelto di vivere senza crudeltà, ogni parola vi semberà ovvia (non ci si veste di pellicce o piume, non si provocano inutuli sofferenze, non si ruba il latte ai vitellini, si mangiano invece tanti cereali e legumi amici della salute, ed altro ancora) e così sarà anche per i vostri bambini. Se siete in transizione, ma anche onnivori, vi farà, spero, riflettere e provare a evitare o almeno ridurre il consumo e l'utilizzo di cibi ed indumenti di origine animale. I temi sono delicati, perché con delicatezza occorre parlare della violenza che spesso precede l'arrivo nei piatti di pietanze che siamo abituati a vedere da una vita, in questo caso mi pare l'autrice sia riuscita con onestà e la giusta ironia e leggerezza della narrazione per immagini ad introdurre lo stile di vita vegano. 

Per omaggiare l'amica Annalisa che prima delle mie letture domenica ha tenuto un fantastico laboratorio sul compostaggio e sulle ultime semine estive ho letto anche Un giardino sotto terra, di Seonkyeong Jo, per Jaca book, vincitore del premio Andersen 2009. Un testo che ci racconta di una persona umile che osserva il mondo intorno a sé con grande sensibilità ed empatia e si impegna con fantasia ed energia a renderlo migliore, a seminare ottimismo, un testo che propongo spesso perché genera meraviglia (nei piccoli) e speranza (nei grandi).

 
Gira Giraffa nel paese degli animali.

collana Gira Giraffa.
Autore: Alberto Benevelli
Illustrazioni: Loretta Serofilli

Il linguaggio giraffa si propone di dialogare tenendo in massimo conto i sentimenti degli attori coinvolti. Per i bimbi è molto importante scoprire, imparare a conoscere ed individuare i propri sentimenti e partendo da questo provare a capire quelli degli altri. Un esercizio di empatia che trasforma i conflitti in confronti. 


Scopro scrivendo questo articolo che è da poco mancato Marshall Rosenberg, dopo la sua traduttrice e divulgatrice italiana, la dottoressa Vilma Costetti, anche lui ci lascia. A loro la mia immensa gratitudine per avermi fatto conoscere la CNV, una comunicazione basata sull'empatia e sul rispetto dell'altro che a mio parere può davvero fare la differenza nel mondo. 

Con la promessa di raccontarvi di più del MiVeg2015 a breve, scappo al Milano Bookcity. Ci andrete anche voi? 


Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui
 potrete trovare quelli di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea, l'elenco dei blog che aderiscono all'iniziativa e le istruzioni per partecipare.
E non dimenticate la nostra biblioteca su aNobii  


Arrivederci al prossimo appuntamento!  





venerdì 9 ottobre 2015

Libri: La bambina che mangiava i lupi

Carissimi amici del Venerdì del libro, oggi torno a parlarvi di un libro di Vivian Lamarque, autrice che amo molto.

La bambina che mangiava i lupi
di Vivan Lamarque
illustrazioni di Desideria Guicciardini 
Emme edizioni

Questo grazioso libricino, che sta agevolmente nelle piccole mani dei neo lettori, racconta di una bambina che, nessuno sa perché, viveva in una casetta nel bosco, in cima ad un albero, insieme ad una gallina!

La dolce bambina che in estate si cibava, poeticamente, di fragoline di bosco e delle uova che la sua coinquilina le donava, d'inverno non sapeva cosa mangiare... e si trasformava in una mangiatrice di lupi! Si sa, specialmente nelle favole, la fame fa fare cose incredibili, e la bambina in inverno aveva così fame che si sarebbe mangiata anche i sassi!
Così un giorno che ne ebbe l'occasione catturò un lupo, e da quel momento i ruoli si ribaltarono. Lupi sazi vennero presi in trappola e fatti arrosto, dando sostentamento alla bambina per i lunghi mesi freddi. La sua fama di bambina cattiva raggiunse ogni tana: le mamme lupo raccontavano favole per mettere i lupetti in guardia dalla bambina mangia lupi e si raccomandano sempre di fare attenzione a non finire nelle sue grinfie quando attraversano il bosco.


Ma non finisce qui, questa favola nasconde un finale a sorpresa, nello stile di questa autrice che ama scuotere le certezze dei lettori, non voglio rovinarvelo, vi dico solo che ogni volta che lo rileggo mi fa pensare molto.


Vi lascio con le domande della quarta di copertina:

Ma davvero i lupi mangiano i bambini?
O fossero i bambini a mangiare i lupi?
E non sarebbe meglio che nessuno mangiasse nessuno?

Per chi fosse molto curioso e abitasse vicino a Milano questo e altri libri saranno protagonisti delle mie "letture empatiche" al MiVeg, questo fine settimana. Proveremo a metterci nei panni degli altri e vedere come ci calzano.
Le letture saranno diverse nei due giorni e decise in base all'età dei partecipanti, l'ingresso è libero, i dettagli nel programma dell'evento. Vi aspetto!


http://miveg.org/


Vi piacciono i lupi? Attenti ai lupi delle fiabe... 

Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui
 potrete trovare quelli di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea, l'elenco dei blog che aderiscono all'iniziativa e le istruzioni per partecipare.

 

martedì 6 ottobre 2015

Spinosauro, il gigante del Cretaceo

Qualche giorno fa, parlandovi della Super-DinoPedia, accennavo alla nostra visita alla mostra dedicata allo Spinosauro, oggi torno a parlarvene con più calma.

Spinosauro a Milano
Lo Spinosauro a grandezza reale riprodotto nei Giardini Montanelli, davanti a Palazzo Dugnani, Milano

Sono particolarmente grata di aver ricevuto l'invito per andare a visitarla per la guida d'eccezione che ci ha fatto da cicerone: Simone Maganuco, paleontologo, uno dei protagonisti della storia che porta lo Spinosauro a Milano e tra i curatori della mostra.

venerdì 25 settembre 2015

Libri: Super Dino-Pedia

Ho scoperto che il mio ultimo post con consigli di lettura risale addirittura a maggio! E' tempo di tornare alle buone abitudini, questa estate ho letto molto e conto piano piano di parlarvi dei libri che ho amato di più, intanto però torno, con grande piacere, a partecipare al venerdì del libro con un libro per futuri paleontologi:

Super Dino-Pedia
La più completa guida sui dinosauri mai realizzata
Natiornal Geographic Kids
Testi di "Dino" Dom Lessem
Illustrazioni di Franco Tempesta
Introduzione di Rodolfo Coria



Una vera enciclopedia, ben 272 pagine formato A4, che menziona oltre 600 dinosauri.
Il libro è diviso in sezioni, tematiche.

mercoledì 23 settembre 2015

Strade nei boschi, Highway 17

Questa estate avrei voluto aggiornare sul blog il mio diario americano, mi sono resa conto che mi permette fissare momenti piacevoli e dettagli che diversamente perderei, ma non ne ho avuto il tempo. Provo a rimediare ora, a posteriori.

Nei giorni scorsi, costeggiando il mio amato Parco, ho ripensato ai Parchi della California.
Oggi è il primo giorno d'autunno, presto gli alberi tingeranno le loro chiome di magici colori caldi e passeremo ore ad ammirarne l'incanto e poi i rami spogli in attesa della neve. Mentre scrivo la pioggia battente scuote le finestre, il vento fa sbattere le imposte, sembra di essere nel mezzo di una tempesta tropicale più che in Lombardia, anche se le temperature sono decisamente più rigide, l'estate è definitivamente alle spalle.
Se chiudo gli occhi, però, posso ancora godere del tepore estivo delle foreste americane, mi basta guardare qualche foto e posso immaginare di essere ancora lì. Pronti a partire per gli States?

Di questi boschi mi piace l'impenetrabilità, quando si volge lo sguardo verso il folto. All'orizzonte ci sono solo foglie, rami, un intreccio quasi indistinguebile di specie arboree differenti.



venerdì 18 settembre 2015

Ripartenze

Qualche giorno fa ho pubblicato, dopo una lunga pausa, un post, scritto di fretta e andato on line nonostante problemi tecnici - la macchina fotografica è al momento in assistenza... - per onorare una promessa fatta ad una amica e pensando a come poi far ripartire, davvero, il blog. Fagocitata dal riavvio della scuola e da altre questioni molto più delicate e decisamente meno allegre il tempo è poi volato.

L'altra mattina, in un momento di quiete, ho avuto voglia di scrivere un post, per semplice piacere di condivisione di un attimo emozionante, ma senza un piccolo preambolo mi sarei sentita un po' falsa.
Se vi raccontassi solo delle giornate più interessanti della mia estate e dei momenti in cui mi sento ancora davvero tanto fortunata, censurando del tutto che più di qualcosa è andato storto negli ultimi mesi, che ho passato più notti insonni che a riposare, e preso decisioni dolorose che non credevo così vicine, che certi giorni mi sono sentita stanca e smarrita, senza energie, potrebbe sembrare quello che non è, e non mi riconoscerei più tra queste pagine: non sono interessata ad una rappresentazione social patinata della mia vita per capirci.  

Continuerò comunque a preferire i post che veicolano energie positive, siano essi condivisioni di informazioni come spunti d'evasione. Penso che per un po' avrò voglia di pubblicare soprattutto contenuti leggeri, mi piacerebbe tanto mostrarvi i luoghi che mi hanno colpita nella nostra ultima trasferta americana, per esempio, e mi piacerebbe anche parlare di differenze culturali, e ovviamente di meravigliosi libri e novità che si affacciano e mi aiuteranno a rifocalizzarmi.

Non voglio che qualcuno di voi leggendomi si preoccupi, nella mia vita accade semplicemente di dover gestire gli effetti del tempo che passa, e di poca generosità della dea bendata, su persone care molto, molto vicine, cosa che necessita di molte energie, soprattutto mentali, e cambia le prospettive.

Ad un certo punto mi sono trovata davanti ad una chiave di lettura perfetta per questo periodo:
Impara ad accettare. Non significa rassegnarsi ma semplicemente non perdere energie dietro a cose che non puoi cambiare, remando contro alla serenità della tua giornata.
Dalai Lama
Dal "volere è potere" è un cambio di rotta importante.
Forse è nella natura delle cose arrivarci ad un certo punto, è semplicemente inevitabile.

Ora ho voglia di guardare avanti, e vivere intensamente nel presente.


mercoledì 9 settembre 2015

Yummy healthy (vegan) treats for a BBQ
Piatti speciali per un barbecue goloso sano (e vegan)

It's been weeks since my last blog post.
I've been missing it, but I had no time to rest and write during the summer.
Now it's time for me to *come back*. Although these days are crazy, it seams that every thing has to be decided immediately, I'm still a bit jedled - we've been to the US, again -, my camera is broken - as you would see, no chance to choose anything! -, my daughter will be back to school tomorrow, which occasion could be better then partecipating in The Big Barbecue Online Event?

When my friend Manu asked me to join it I had no doubt:
Every September in Australia, the Prostate Cancer Foundation organises the Big Barbecue to raise awareness on prostate cancer and I thought the food blogging community could help out too.
she told us. And I agree with her: we can raise awareness, invite people join prevention campaigns, and, most of all, share healthy - and yummy - recipes! This is one of the reason why this blog exist, that's what I'm going to do today!


Last sunday lunch on our terrace
Healthy and yummy vegan treats for a BBQ

giovedì 11 giugno 2015

Biscotti al limone e cioccolato

Il blog è rimasto in silenzio per qualche giorno perché nel mio reale si stanno accavallando tanti impegni, la chiusura dell'anno scolastico è così, si sa!
Intanto le idee per nuovi post e alcune bozze aumentano, una in particolare andrà on line oggi, su richiesta :-)

Che ne pensate di questi biscotti?





Leggeri e profumati di limone, con golose gocce di cioccolato, perfetti per colazione o merenda.

venerdì 22 maggio 2015

Libri: Stelle, pesci, gocce di Katsumi Komagata

La scorsa settimana vi ho consigliato Petit Arbre, un prezioso pop up che ammalia per la ricercatezza del progetto. Oggi torno a parlarvi di Komagata, con altri tre suoi libri: L'endroit où dorment les étoiles, Pacu Pacu, Histoire d'un larme.

Li ho prenotati in biblioteca insieme a Piccolo Albero a scatola chiusa, non c'erano nemmeno le fotografie nella scheda, e quando sono arrivata li ho sfogliati con curiosità e soddisfazione.


Quello che ho preferito è L'endroit où dorment les étoiles
che mi è piaciuto per il gioco delicato di sovrapposizioni di pagine sbalzate di texture, finiture e toni di bianco diversi, che evocano proprio la luce delle stelle. 



Ancora una volta sono i dettagli e la scelta dei materiali a colpire:

venerdì 15 maggio 2015

Petit Arbre. komagata a Milano (seconda parte)

Come promesso, torno a parlarvi dell'incontro con Komagata, consigliandovi un suo libro, quello più famoso probabilmente: Petit Arbre / Little tree, un prezioso pop up.

Molti autori hanno scelto gli alberi per illustrare i cicli della Natura ognuno in maniera diversa e affascinante, eppure questo progetto riesce a stupire per la sua poetica delicatezza e per la molteplicità dei sensi coinvolti.

Un piccolo albero nasce, in mezzo alla neve, ed inizia a crescere senza che nessuno lo noti. Si fa più grande di stagione in stagione, di pagina in pagina, sviluppando dapprima rami sottili e timide gemme, poi rami che si allungano, forti e flessuosi, e fronde sempre più folte. Le foglie si accendono dei colori luminosi dell'autunno, per lasciare di nuovo l'albero spoglio con l'arrivo dell'inverno, quando viene vestito di luci.
Molte stagioni più tardi, l'albero scompare, lasciando un vuoto per chi ne abitava l'ombra o andava a cercare lucciole vicino a lui. Rinascerà, inaspettatamente, altrove, promettendo di ricominciare tutta la sequenza. 


Komagata presenta il suo Piccolo albero

Katsumi Komagata - Petit Arbre


lunedì 11 maggio 2015

Cous cous allo zafferano con spinaci

In questi giorni un'anticipo d'estate ci regala giornate e serate caldissime, perfette per cene all'aperto in buona compagnia.
Viene voglia di cucinare piatti colorati e leggeri, che impegnino poco ai fornelli, soddisfando comunque il palato, magari sperimentando accostamenti nuovi, come per esempio questo cous cous allo zafferano con spinaci:





Ingredienti: 
(dosi per commensale)

martedì 5 maggio 2015

Komagata a Milano, 23 Aprile 2015 (prima parte)

Nelle ultime settimane mi è parso di non aver tempo per prendere fiato - e tanto meno aggiornare il blog -, ma ho avuto la fortuna di trascorrere tante ore tra i libri, tanti e bellissimi, per motivi diversi. Prima che alcuni ricordi sbiadiscano irrimediabilmente desidero fissarli su queste pagine, vorrei iniziare parlandovi dell'ora trascorsa ad ascoltare Katsumi Komagata.

Se il nome non vi dice nulla, sappiate che si tratta di un illustratore considerato l'erede di Munari, un artista di grande sensibilità, purtroppo nel nostro Paese è poco conosciuto a causa della scarsa diffusione dei suoi libri, anche se ho scoperto che in alcune biblioteche ben fornite se ne trovano.

L'incontro risale al 23 Aprile, Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore, giorno saturo di impegni per me e con un calendario ricchissimo di iniziative cui avrei voluto partecipare. Smaltito quanto mi vedeva direttamente coinvolta - il momento più emozionante è stata una lettura a scuola di mia figlia -, grazie ad un favorevole ed inaspettato allineamento dei pianeti nel tardo pomeriggio, sono riuscita all'ultimo minuto ad andare a Milano per regalarmi un'ora di pura contemplazione, che è valsa le tre di viaggio e la corsa per arrivare e tornare entro l'orario dell'ultimo impegno della giornata, scappando senza riuscire nemmeno a salutare chi mi aveva segnalato l'evento (ci rifaremo, Anna e amiche del gruppo LIA milanese).

Ho vissuto questa possibilità come un dono: ho infilato una camicetta con piccoli origami, presa la macchina fotografica, il caricatore del cellulare, l'immancabile quadernino per gli appunti e mi sono avviata.

Quando sono arrivata, lo spazio Corraini 121+ - che non è piccolo - era gremito, per un attimo ho temuto che non sarei riuscita a vedere molto, ma sfruttando la mia altezza mi sono accaparrata un angolino con una discreta visuale, anche se in equilibrio precario su dei gradini, proprio un attimo prima che Komagata iniziasse a raccontarsi e a raccontarci la genesi dei suoi preziosi lavori.

Da questo incontro sono uscita entusiasta e piena di stimoli. Sono stata subito colpita dall'umanità dell'artista, ho capito ascoltandolo che ogni suo progetto racchiudeva qualcosa del suo vissuto, qualcosa di prezioso ed intimo, condiviso perché potesse viaggiare lontano. Davvero non convenzionale, poi, il suo approccio nel creare libri, centrato sulla percezione di chi li fruisce, così come il suo rapporto fisico ed emotivo con la carta, visto come materiale che permette di sperimentare, di essere strumento delle capacità immaginative, ma anche che testimonia e racconta.





giovedì 16 aprile 2015

La magia delle meringhe veg

Carissimi avete già provato la ricetta del momento?
Vi siete lasciati tentare dalle fotografie di bellissime meringhe 100% vegetali che impazzano in rete da qualche giorno? 
 
Io sì, per curiosità e lungimiranza, ma andiamo con ordine, ecco le mie prime prove, che ve ne pare?








Ne sono letteralmente affascinata!

mercoledì 8 aprile 2015

Pastiera-radice-labirinto

Rientrati nella routine quotidiana?
Noi questa mattina, con un traumatico scarto di temperatura: ieri mattina siamo andati in spiaggia accolti da un sole caldo, finalmente non disturbato dal vento, questa mattina siamo usciti di casa sfidando un'aria ghiacciata assolutamente non primaverile, mentre il termometro dell'auto segnava 3 gradi appena!
Il mare è ancora negli occhi e la salsedine sugli abiti, ho fatto scorta di immagini e questo mi conforterà fino al prossimo rifornimento di onde.



Nelle vacanze abbiamo fatto scorta di iodio, camminato, riposato, letto, passato tempo piacevole con le persone care e cucinato, anche le pietanze della tradizione, come di consueto per noi, rivisitate in chiave cruelty free e per quanto possibile salutista.

lunedì 30 marzo 2015

Tartine di ceci

Oggi ho pensato di proporvi un piatto che si presta per diventare antipasto per un pranzo importante, così come finger food per momenti conviviali con gli amici, insomma da Pasqua a Pasquetta, un piatto passepartout che si può anche preparare con anticipo, tartine di ceci fatte con crepes di ceci arrotolate con ripieno di hummus con insalatina fresca.





sabato 28 marzo 2015

Letture sugli alberi

Pare sia un momento magico per le iniziative di promozione della lettura, gli spunti si moltiplicano, la curiosità anche, e leggere [di libri] non è mai una perdita di tempo.

La segnalazione più recente mi ha fatto conoscere Leggere Insieme... Ancora, che si propone di far incontrare gli appassionati di letteratura per l'infanzia, perché si creino piccoli gruppi locali di lettori che possano confrontarsi e sfogliare a vicenda gli uni i libri degli altri. Ho apprezzato questa concretezza al punto di decidere di partecipare subito ad un incontro che, per coincidenza, sarà dedicato ad uno dei topic che più amo, gli alberi.
Oggi andrò al mio primo incontro LIA e poi vi saprò dire!

Intanto ho saccheggio le librerie di casa: per preparare la sacca di libri che porterò ho iniziato a cercare i libri a tema alberi ed è stato difficilissimo fare una scelta, mi pareva che ogni libro ne avesse uno sinificativo, alla fine ne avevo comunque tirati fuori troppi - l'invito minimalista: portate pochi e ottimi libri -!

Qui però non voglio pormi limiti, ecco allora i miei alberi, pardon, libri sugli alberi del cuore.

Disegnare un albero di Bruno Munari, Corraini.
Il primo e più ovvio riferimento. Munari ci illustra come disegnare tanti tipi di alberi in base agli insegnamenti di un certo Leonardo proveniente da Vinci. Sfogliandolo ho ricordato le ore passate a disgnare alberi alle medie, forse il nostro professore lo usava come testo di riferimento (o forse aveva studiato Leonardo, non lo saprò mai).

Inventario illustrato degli alberi, di Emmanuelle Tchoukriel, illustrazioni Virginie Aladjidi, L'Ippocampo Junior. 
Dopo aver imparato da un grande maestro ad illustrarli possiamo imparare a riconoscerli quando passaggiamo in mezzo alla natura. Un libro illustrato alla maniera dei naturalisti del Settecento, parente stretto di un altro inventario che mi aveva colpito, elenca ed illustra con dovizie di particolari e un approccio scientifico ben 57 alberi ed arbusti. Eppure questi alberi così colorati attraggono anche i più piccoli, lasciando ai grandi l'onere e l'onore di scegliere la curiosità che potrà colpirli di più tra le tante elencate.

Concerto per alberi di Laëtitia Devernay, Terre di Mezzo.
Un silent book sofisticato che pone il lettore, anzi lo spettatore, ad assistere ad un vero concerto, o meglio al centro di un turbinio di fronde, grazie ad una originale piegatura a soffietto delle pagine. Chiudendo gli occhi pare proprio di sentire frusciare le foglie che volano dagli alberi in cielo e poi fanno ritorno, con finale a sorpresa.

Nella foresta del bradipo, progetto grafico Les Associés Réunis progetto cartotecnico di Louis Rigaud, Anouck Boisrobert testo Sophie Strady, Corraini.
Un pop up tra i più amati su questo tema, parla di disboscamento, dell'ottusa violenza dell'uomo verso la Natura, ma anche di sensibilità e rinascita. Per coerenza è realizzato su carta proveniente da foreste gestite in modo responsabile.

Per fare un tavolo, di Gianni Rodari, illustrazioni Silvia Bonanni, Edizioni EL.
Un piccolo libro in tasca che però raccoglie il ritmo delle liriche di Rodari scritte per Sergio Endrigo - state già canticchiando Ci vuole un fiore? -. Le illustrazioni di Silvia Bonanni - che chiaramente ama gli alberi! - sono stupende anche in versione ridotta, ancora ieri mia figlia lo risfogliava tutta allegra guardando fuori dalla finestra per cercare di trovare qualcosa che vedeva rappresentato.

L'albero, di Iela Mari, Babalibri.
Un senza parole che descrive anche nei dettagli minuti l'emozionante alternarsi delle stagioni, partendo dall'osservazione di un albero.

Io sono qui, di Sabina Colloredo, illustrato da Svjetlan Junakovic per Carthusia e Terre des Hommes, a sostegno della campagna indifesa dei diritti dell'infanzia.
Gli alberi di questo illustratore, rivisti e riconosciuti immediatamente alla mostra Sarmede, sono avvolgenti e materni, nutrono e proteggono fino al momento in cui si è pronti ad avventurarsi nel mondo.  

Beelinda fuori dal gregge, di Manuela Salvi, illustrazioni Lucie Müllerovà, Fatatrac. 
L'albero di questa storia diventa la casa di una pecora che decide di uscire dal gregge e vivere liberamente. Elettrizzante la storia, sempre vincente l'idea dell'albero rifugio anche se la declinazione è decisamente originale. Beelinda e l'albero diventano un tutt'uno e l'insieme delle fronde con il suo manto che cresce a dismisura diventano anche un po' condominio per gli uccellini che cercano un riparo per l'inverno.

The Family book, di Todd Parr Little Brown.

Parlando di alberi che diventano casa per famiglie allargate e fuori dagli schemi è impossibile non pensare ai libri di Todd Parr e a come siano colorati e accoglienti i suoi alberi. 
Oggi in particolare, con i social che rilanciano folli promesse di roghi di libri sulla più importante delle libertà individuali, quella di essere felici amando chi si sente, è importante ricordare e amare libri come questo.

Un giardino sotto terra, di Seonkyeong Jo, Jaka Book.
L'amore per il proprio lavoro e l'altruismo di un operaio addetto alle pulizie della metropolitana, daranno il la ad una piccola rivoluzione silenziosa, come i rami dell'albero che crescerà da una botola di aereazione remota. A dimostrazione che basta un seme a coltivare ottimismo e un modo diverso di vedere il mondo.

Il bosco delle meraviglie e la scoperta dell'amicizia, di Hada Haddadi, Terre di Mezzo.
Un incantevole bosco fatto di foglie e ritagli è sfondo per la fantasia di due amiche che giocando esplorano un mondo che in parte conoscono in parte non c'è ancora, o forse è solo da scoprire.

Cappuccetto verde, di Bruno Munari, Corraini
In questo libro la mi foresta preferita di sempre: è verde, intricata, meravigliosamente selvaggia e viva. Nasconde insidie, come è giusto ricordare, ma anche amici  

(Piccola nota di servizio: come è possibile che non abbia ancora dedicato un post a questi ultimi due meravigliosi libri? Dovrò rimediare al più presto!).

Hansel e Gretel, dei fratelli Grimm, illustrato da Lorenzo Matteotti, Orecchio Acerbo: la foresta in bianco e nero dipinta in queste pagine è tra le più impenetrabili e misteriose che abbia viste rappresentate, eppure non è quanto di più pericoloso per i piccoli protagonisti, uomini e streghe sono ben più letali.

La furia di Banshee, di Jean-François Chabas, illustrazioni David Sala, Gallucci.
Un albero è alle spalle della protagonista fin dalla copertina. La natura materna e potente, contiene ma è soprattutto valvola di sfogo e strumento di questa giovane fata. 

L'elenco si fa lungo, restano ancora fuori gli alberi meravigliosi e sognanti di Štěpán Zavřel, e quelli coloratissimi di Leo Lionni (chi non vorrebbe alberi così fuori dalla finestra?) e gli affascinanti alberi fruscianti tracciati su fogli lucidi di Munari, sempre lui, che si svelano persino Nella nebbia di Milano come Nella notte buia. E molti altri ancora!
 
La borsa rischia di diventare pesantissima, e io non ho ancora scelto cosa portare, non bastasse vivere in una casa piena di libri e la frequentazione di tante biblioteche, di clic in clic scopro nuovi album illustrati di cui mi ero dimenticata, forse la mia è una malattia, di quelle gravi, probabilmente incurabile... ;-)

Direi allora che ne riparleremo, con calma.
La prossima volta con delle immagini a corredo, ora vado di fretta.
Per questa volta mi faccio bastare una già presente nel blog

Gli alberi di Iela Mari


Oggi cade anche l'Earth day, che con gli alberi c'entra parecchio... viene proprio da pensare che nulla accada per caso.


mercoledì 25 marzo 2015

Farfalle di cereali e verdure

La primavera è arrivata (il clima di oggi non rileva: non lasciatevi intristire da quanto probabilmente vedrete dalla finestra oggi, è solo un colpo di coda della brutta stagione ;-) )!

Ho vestito la tavola di primavera già da un po', come atto di fede, e qualche giorno fa ho preparato la ricetta che ho scelto di proporvi oggi: divertenti farfalle di cereali, legumi e verdure.

 


Il divertissement è tutto nel giocare con le forme, diverte i piccoli ma anche i grandi impiattare in modo inusuale, basta un coppabiscotti per far volare la fantasia.

venerdì 20 marzo 2015

Libri: la bambina di burro

Sono arrivata per caso a

La bambina di burro e altre storie di bambini strani, di Beatrice Masini, ilustrazioni di Peggy Nille, Einaudi Ragazzi.

E' uno dei libri che è stato scelto dalle insegnanti per la bibliografia del progetto di letture a scuola di cui mi sto occupando.

A tratti mi ha lasciata perplessa alla prima lettura veloce - faccio sempre una prima lettura rapida di ogni libro per decidere quale stralcio proporne ai bambini per incuriosirli al punto da spingerli ad andare in biblioteca a prenderlo in prestito -, ma un'amica e collega lettrice volontaria mi ha invitato a leggerlo fino alla fine e con attenzione, secondo lei lo avrei apprezzato.

Il messaggio di fondo mi è parso sconsolante, mi ha particolarmente demoralizzata pensare al ritratto di una parte degli adulti che ne esce, ma ne colgo sicuramente il valore.

I bambini di questo libro all'inizio di ogni storia sono piccoli a misura di adulti, o così si aspettano questi ultimi siano e restino. Nascono quasi sempre dalle loro mani, plasmati a loro piacimento, a volte costretti nelle loro aspettative, a volte ricondizionati, a volte messi da parte e poi dimenticati quando la loro vitalità impegna troppo o fa mettere in discussione.

lunedì 16 marzo 2015

Riso bicolore con zucca confit

Le scorte di zucche raccolte in autunno a questo punto dell'anno dovrebbero esser finite o quasi, invece io ne trovo ancora, persino bio, e quindi ne approfitto, del resto la stagione in cui ci troviamo è interlocutoria, quindi che trionfo di zucca sia!

Amandola particolarmente, ve l'ho proposta in tanti modi: cruda in rigeneranti frullati o curiosi gelati, o persino nelle crepês per la colazione, come cotta con semplici effetti speciali decisi da piccole manine, o declinata in sugo piccante per palati più maturi, o nei cassoni che conquistano tutti, ma anche nel cous cous più classico o alternativo e in tanti altri modi ancora...  (e se non vi bastassero le mie ricette andate da Cesca a scaricare la sua bellissima raccolta) eppure... non si finisce mai di scoprire nuovi modi per cucinarla.

Oggi ve la propongo così:


In questo periodo mi piace molto mischiare qualità diverse di riso, basta una piccola porzione di riso rosso per movimentare un riso tai più comune.

Idee in movimento, esperienze in progress

Piccola comunicazione di servizio: manutenzione in corso!
Il mondo di Cì avrebbe bisogno di rinnovare il suo vestito web ma visto il pochissimo tempo che posso dedicare a questa muta vedrete cambiamenti nei prossimi giorni, fino a che non arriverò a una versione definitiva, almeno per un po'. Lo so, dovrei fare le mie prove di notte e pubblicare solo quando tutto fosse pronto e definitivo, ma io non ho ancora deciso fin dove voglio spingermi nelle modifiche strutturali, o meglio quanto tempo riuscirò a dedicare a questa necessità di cambiamento che sento, per cui, avendo sempre puntato più sui contenuti che sull'involucro che li veicolava, assisterete in diretta a questo processo, ve ne avviso.

Questo blog credo resterà sempre un diario anche se mi piacerebbe che alcune sezioni prendessero altre strade, magari in autonomia, le scelte grafiche sono quindi legate a questa valutazione.

Oggi ho cambiato l'header col titolo, ancora non sono soddisfatta ma questa immagine mi piace al punto che per un po' ci farà compagnia.



A questo scatto, che riprende il luna park di Santa Cruz al tramonto dal molo turistico, sono molto legata per motivi affettivi, risale al nostro primo viaggio/trasferta americano/a in tre.
L'avevo scelto, pur consapevole che la qualità non fosse eccelsa, perché mi piacevano sia il soggetto, il luna park - questo blog è un gioco con me stessa per certi versi e me lo voglio ricordare sempre -, che l'insieme dei colori, tenui e rilassanti come è sempre il mare d'estate al tramonto, ma anche il riflesso del sole sulle giostre, l'effetto della luce che lascia abbacinati e porta a cercare nuove interpretazioni di quello che si osserva.

Restiamo in USA per questa nuova immagine sfondo, anche in questo caso scelta di pancia e di cuore.

Ho voglia di cambiamenti, una piccola variazione serviva a fissare questo momento (di testa forse dovrei farmi almeno un header professionale e rinnovare anche altre cose, ma visto che fatico a trovare tempo per scrivere non è ancora il momento, quindi mettiamolo qui tra parantesi).

Buona settimana!

lunedì 9 marzo 2015

Risotto quasi primaverile ai fiori.

E' ormai tradizione per questo blog pubblicare un risotto agli aromi all'arrivo della primavera, quest'anno una variazione sul tema: una composizione delicata di riso bianco, semintegrale lungo, e rosso, lungo nativo, con pere e, in due versioni distinte, violette e pepe verde da un lato, roselline ed erba cipollina dall'altro.




domenica 8 marzo 2015

#ioleggoperché la citazione della domenica #3


Mentre prenoto libri sul webopac nella mia biblioteca come se non ci fosse un domani per le nostre letture a scuola e con un occhio all'orologio prima di un impegno cui non voglio arrivare in ritardo...  fuori concorso (la mia partecipazione a questo gioco - e al web in generale in questo periodo - è discontinua, sarò off line nei prossimi giorni e per tutto il prossimo week end quindi non potrei onorare il regolamento) il mio cita-un-libro della domenica:

I dettagli dalla 'povna, per chi volesse partecipare al gioco ecco il link, e invece per chi semplicemente desiderasse godersi le citazioni altrui o pubblicare le proprie: #ioleggoperché.

Edit: nella fretta di pubblicare il post entro domenica, ho pubbicato un post monco. Ecco quel che mancava. 

Ho fatto più prove per riuscire a rientrare nei 400 caratteri previsti dal modulo di #ioleggoperché con questa citazione, per poterlo fare con frasi di senso compiuto ho dovuto tagliare qualcosa senza però poterlo segnalare (non c'erano caratteri sufficienti per farlo). Voglio allora farvi leggere la citazione nella versione integrale:

Sulla nave eravamo quasi tutte vergini. Avevamo i capelli lunghi e neri e i piedi piatti e larghi, e non eravamo molto alte. Alcune di noi erano cresciute solo a pappa di riso e avevano le gambe un po’ storte, e alcune di noi avevano appena quattordici anni ed erano ancora bambine. Alcune di noi venivano dalla città e portavano abiti cittadini all’ultima moda, ma molte di più venivano dalla campagna, e sulla nave portavano gli stessi vecchi kimono che avevano portato per anni – indumenti sbiaditi smessi dalle nostre sorelle, rammendati e tinti più volte. 
A questo link potrete trovarne un estratto più lungo.

A me questo libro è piaciuto molto, ne avevo parlato in questo post.

Manca ancora qualcosa: il nome del traduttore, in questo caso Silvia Pareschi, che è passata a ricordarmi che i libri non si traducono da soli. Verissimo.

Nel modulo di #ioleggoperché non è prevista questa voce ma se pensiamo a quanti capolavori possiamo apprezzare nella nostra lingua (così come a quanto una brutta traduzione rovina un ottimo libro o persino siti istituzionali - quante figuracce e quanti orrori per traduzioni affidate con occhi solo al budget a chi non è competente... -) ci rendiamo conto presto che sia fondamentale il loro ruolo.

Buone letture! 




venerdì 6 marzo 2015

Libri: Walt Disney's Peter Pan

Oggi, per il venerdì del libro vi parlerò di un grande classico, Peter Pan. 
Lo abbiamo in tre diverse edizioni, due riduzioni ed una versione integrale, adatte a scopi ed età molto diversi e, per l'uso che ne abbiamo fatto noi, complementari. 

Una premessa: ho già espresso il mio parere sulle riduzioni, pur consapevole che a volte siano utili per avvicinare i non lettori, in generale non le amo, se un lettore - un già lettore - non è pronto per un testo lo affronterà poi.
In certi casi e a certe condizioni, soprattutto quando una storia fa ormai parte dell'immaginario comune, faccio invece valutazioni diverse.  

Oggi vi parlerò di


Walt Disney's Peter Pan, a Little Golden Books.
Il titolo chiarisce subito di cosa di tratti e non delude le aspettative.

Le illustrazioni rimandano chiaramente agli anni '50, la prima versione Disney è infatti del '52,  anche se con tocchi di colore vivace e molto contemporaneo, mi pare anche troppi sulle gote della povera Wendy, malignando potrei pensare che abbiano cercato di alzarle gli zigomi, rispetto al personaggio del film originale, per farla sembrare una preadolescente di oggi, ma preferisco pensare sia rossore...  

Fantasiose e sognanti, comunque, disegnano perfettamente l'immaginario di avventure ed esplorazioni in mondi sconosciuti sicuramente a lieto fine, con il quale bambini di ogni tempo (e auspicabilmente latitudine) dovrebbe potersi addormentare, predisposti, appunto, a fare sogni d'oro. 

mercoledì 4 marzo 2015

Vellutata e minestra in rosso

Il rosso in cucina fa estate, o almeno primavera e guardando ci siamo quasi: ho il balcone pieno di uccellini e dei primi fiori che ogni anno mi annunciano l'arrivo della primavera, rossi appunto.


chaenomeles japonica
 


Rosso in cucina è soprattutto il colore dei pomodori, oggi voglio proporvi una crema che è perfetta per il cambio di stagione, e di gusti, anche se le verdure invernali ci accompagneranno ancora per un po' è tempo di cambiamenti.



Semplicissima:

venerdì 27 febbraio 2015

Libri per bambini: Quando sono nata

Carissimi appassionati di letture, oggi vi consiglio un libro molto carino, per piccoli e piccolissimi, ma che è piacevole leggere anche per un adulto, specialmente se si è i genitori:

La prima volta che sono nata, di Vincent Cuvellier, Charles Dutertre, ed. Sinnos.

Anche questa settimana arriva in prestito dalla biblioteca scolastica un libro che svela diversi piani di lettura di pagina in pagina: non smetto di stupirmi di quanti spunti possa offrire un albo ilustrato e quanto emozionante possa essere sfogliarlo, anche da soli (ma con un piccolo accanto molto di più). 

mercoledì 25 febbraio 2015

Sfizioso insieme di cereali, legumi e verdure invernali

Molti pensano che l'inverno sia punitivo per chi ha un'alimentazione a base vegetale. Invece...
Non passa giorno che io non mi stupisca piacevolmente, in questo periodo, delle tante combinazioni possibili cui le duttili verdure invernali si prestano.

Mi pare di comprare le stesse verdure negli ultimi tempi (praticamente acquisto sempre tutte quelle di stagione che trovo, per questa ragione temo di fare spese ripetitive...), eppure poi nel piatto l'insieme è sempre diverso.

La costante è sicuramente una verdura della famiglia delle cavolacee, che, a questo punto mi son fatta l'idea abbia un numero di qualità pressoché infinto: regione che vai, cavolacea che trovi! ;-)

Amando io l'accostamento cromatico verde&arancio - occorre un tocco luminoso e caldo nelle fredde giornate invernali -, spesso aggiungo zucca o carota, o entrambe.

Il massimo però è quando avanza qualcosa, allora ci si può sbizzarrire veramente! 





martedì 24 febbraio 2015

Progetti che si concretizzano: letture con gioia.

Ieri è finalmente partito un progetto che coltivo con passione - e ostinazione - da parecchi mesi, un ciclo di letture ad alta voce per bambini delle primarie.

Nelle fantasie di chi l'evava, amorevolmente, pensato (tra cui la sottoscritta), anche con una certa ambizione visti i numeri esigui del primo nucleo di volontari che vi hanno riposto fiducia quasi a scatola chiusa, il progetto si declinava divesamente, ma poco importa: abbiamo messo a disposizione il nostro tempo e il nostro amore per i libri e al contempo risposto ad esigenze diverse da quelle che avevamo immaginato, ci siamo messi a servizio dei piccoli e della scuola, come era giusto avvenisse. (Ri)formulate modalità, tempi e obiettivi insieme all'insegnante che, convinta promotrice della lettura, ci ha supportati nel superare scogli burocratici (tanti) e aiutati a trovare uno spazio per questo progetto, siamo pronti a portare pochi ma significativi minuti di relax e svago a questi giovani studenti.

Sui dettagli per ora preferisco sorvolare, è tutto ancora in divenire, voglio però fissare le emozioni, tante e sfaccettate: il primo test è stato così positivo che sono piena di meraviglia e gioia, e non potevo non condividerlo qui.

La mia attenzione è stata catturata soprattutto da questioni pratiche, inizialmente, affinché tutto andasse bene dovevo concentrarmi su tanti dettagli, poi, vittima di una laringite in fase di guarigione, avevo anche poca voce ieri, ma la determinazione era tanta. Quando finalmente ho iniziato a leggere si è creato un momento piacevole e magico, vedere tanti visi catturati dalle parole mi ha convinta che abbiamo fatto bene a volere fortemente questa esperienza ed essere perseveranti anche quando il burosauro e sfortunate congiunture astrali hanno provato a fermarci.

Ancora prima che iniziassi, alcuni bimbi vedendomi con un libro in mano chiedevano se fosse previsto venissimo tutti i giorni a leggere per loro - anime pure, sapessero quanto è stato complicato partire! -: che soddisfazione vedere tanti bambini affascinati dall'oggetto libro e da tutto il mondo che contiene.

Con divertimento ho catturato gli sguardi che furtivamente cercavano di arrivare al titolo sulla copertina del libro che tenevo in mano, terminato quello che è stato un piccolo assaggio me lo hanno chiesto con spavalderia divertita. Altri sguardi, entusiasti, curiosi, presi dal racconto, facevano capolino ogni volta che alzavo gli occhi e quando ad un certo punto ho fatto una domanda su una delle storie lette son comparse tante manine alzate. I più grandi erano i più disincantati, qualcuno si lamentava perché la mia voce progressivamente scemava, gli altri, soprattutto i piccoli, facevano ancora più silenzio, erano quelli più interessati.

Mi ha colpito riscontrare le stesse impressioni anche nelle altre volontarie quando ci siamo confrontate, testimoni dello stesso gioioso entusiasmo, della stessa magia che si ripete ad ogni lettura ad alta voce quando il silenzio riempe gli spazi e tanti occhi seguono vivaci ma rispettosi delle regole per partecipare al rituale.

Delle tante condivisioni che ci possono essere tra adulti e bambini quella per tramite di un libro è una delle più emozionanti a mio parere. Provare per credere.

Buona settimana.

Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine.

Virginia Woolf


domenica 22 febbraio 2015

#ioleggoperché la citazione della domenica #2






Ho amato molto questo libro, quando l'ho letto meditavo proprio sull'accoglienza e come spesso accade una lettura ha scatenato mille riflessioni.

Si gioca ancora questa domenica, per promuovere #ioleggoperché con cita-un-libro, gioco inventato da 'povna.

Questa settimana ci giudicherà la vincitrice della prima sfida: Ellegio.
Per partecipare commentate da lei!

venerdì 20 febbraio 2015

Libri: Ester e il disastro di Chanukkà

Cari amanti delle letture, oggi voglio parlarvi di un libro tutto da scoprire.

A prima vista si tratta di un semplice albo illustrato, a prima vista non mi aveva affatto colpita e mi sembrava adatto a bambini più piccoli di mia figlia, poi mi sono messa accanto a mia figlia mentre lo leggeva e ne ho capite le potenzialità.
Alla fine ho capito che mi trovavo davanti ad un curioso ed interessante esempio di come in poche pagine si possano racchiudere tanti stimoli diversi che risultano armonicamente miscelati in un insieme leggero e decisamente divertente per il piccolo lettore e al contempo efficace nel passare informazioni e proporre input multidisciplinari.


Ester e il disastro di Chanukkà

La storia è una rivisitazione di un grande classico: per lo scambio di doni che avverrà in occasione di Channukkà, una festività ebraica che si colloca vicino a Natale, la protagonista della nostra storia, Ester, va in cerca di un dono per ognuno dei suoi amici. Quando andrà a portarli ai suoi amici più cari, tra una gaffe e l'altra si renderà conto di aver sbagliato tutti, ma proprio tutti, i regali! Alla fine però avrà la geniale idea di riunire i suoi amici e proporre uno scambio di doni tra loro che renderà felice ognuno: i regali non erano sbagliati, era sbagliata la scelta del destinatario...

martedì 17 febbraio 2015

Dynamo Camp

Ogni anno la radio che ascolto da spazio ad una realtà meravigliosa, il Dynamo Camp, che negli anni è molto cresciuta, e io, nel mio piccolo, rilancio.
Se mi leggete da un po' o mi seguite sui social ne avrete già sentito parlare, se passate di qui per la prima volta ecco di cosa si tratta.

Il Dynamo Camp è un luogo, fisico, in una delle tante zone meravigliose del nostro Paese, che accoglie bambini con patologie gravi o croniche (per esempio tumori, vittime di incidenti, nati con malformazioni gravemente invalidanti, malati di diabete di tipo 1) offrendo una settimana di vacanza totalmente gratuita per le famiglie, che può seguire un'operazione o un momento particolarmente traumatico, o anche semplicemente arrivare quando serve un incoraggiamento forte, mettendo in atto la cosidetta terapia ricreativa (si sà: la mente aiuta il corpo a guarire più di ogni altra cosa).

Detta così forse sembra poca cosa, ma offrire ad un bambino gravemente malato una vera vacanza, anche e soprattutto dalla condizioni di diverso, garantendo la possibilità di poter fare sport, magari proprio quelli che l'handicap escluderebbe questi piccoli malati dal fare, piuttosto che fare un'esperienza con dei coetanei in autonomia, è qualcosa di eccezionale.

La campagna di quest'anno ha per hastag #piccoloeroe
Possiamo supportarla in vari modi, il più semplice e concreto ci costa pochi secondi e 2€: l'sms solidale al 45501 (fino al 9 marzo 2015)


Quest'anno ci saranno aste benefiche, maratone, striscioni negli stadi, ospitate in vari programmi radiofonici e televisivi, il progetto ormai è conosciuto su scala nazionale e può garantire l'apertura tutto l'anno, pur essendo partito da modestissimi fondi ma fortissime convinzioni e tanta energia nello staff. Per conoscere le realtà sul territorio c'è la mapppa dei dynamoamici.

E' molto importante dar visibilità a questo progetto, sia ovviamente per raccogliere fondi, sia per raggiungere nuovi volontari o ambasciatori, oppure arrivare a chi si trova nella condizioni di avere un bambino da mandarci. 

Il progetto viene sostenuto dal lavoro dei volontari e dai fondi raccolti con queste campagne solidali, quindi ogni contributo è prezioso.

Grazie! :-)


PERCHÈ DYNAMO CAMP

C'è un luogo dove i bambini con gravi patologie tornano ad essere bambini. Un luogo di vacanza dove la vera cura è ridere e la medicina è l'allegria. Con il tuo contributo un bambino trascorre gratuitamente una settimana a Dynamo Camp. Non lo dimenticherà.




lunedì 16 febbraio 2015

Contorno con carciofi e topinambur

Il carciofo è sicuramente il re dell'inverno, le sue punte ricordano proprio una corona ;-)
A me piace molto, ne troverete molte versioni sul blog, eppure ancora mi stupisco di come con piccole varianti si possa portare in tavola un piatto con un accento nuovo.


Le foto sono un po' buie perché scattate (anche un po' di fretta, devo confessare) con luce articifiale in una di quelle giornate grigie che un po' rattristano, per questo ho puntato sul colore: quello vivace delle carote affiancato al verde dei carciofi e al rassicurante beige dei topinambur e dei porri.

Ingredienti:
  • carciofi con le punte (ma anche con quelli romani viene bene);
  • carote;
  • topinambur;
  • porro (o cipolla dorata);
  • olio EVO;
  • sale integrale;
  • qualche fogliolina di salvia.

La preparazione è semplicissima e veloce.
Si mondano per bene e poi si cuociono tutti assieme in padella.
Prima ho fatto un leggerissimo soffritto con i soli porri tagliati e poi ho stufato insieme le verdure per circa 20 minuti con il coperchio e un dito d'acqua. Prima di spegnere aggiungete un filo di olio EVO e girate con delicatezza per non spezzare i gambi dei carciofi. Se l'avete questa è una preparazione perfetta anche da cuocere in tajine.


Trovo che l'accostamento carciofo e topinambur sia tanto ovvio quanto efficace, nella ricetta di un risotto che li vede abbinati, avevo spiegato quanto insieme raggruppino salutari valori nutritivi (e come pulire i carciofi con le punte, cosa non sempre ovvia, specialmente per chi è abituato a mangiare quelli romani).

Per completare il piatto, che si presta per una cena leggera ma saporita un po' di riso integrale (o semi integrale) semplicemente lessato è perfetto!
Per averlo più saporito si può passarlo nella padella dove abbiamo cotto le verdure: retrogusto goloso garantito!


Amate i carciofi? Ecco le mie ricette con questi deliziosi ortaggi invernali.

Buon lunedì, come di consueto 100% vegetale :-)

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