venerdì 3 agosto 2012

Libri americani: la selezione settimanale

Cari amici del Venerdì del libro, oggi vi presento due libri molto diversi ma uniti da un fil rouge che vi lascio scoprire.

In biblioteca la scelta dei libri viaggia su due binari paralleli.
eSSe curiosa tra gli scaffali per preschoolers, rigorosamente tutti sotto il metro perchè i bimbi possano accedere e scegliere da soli libri e spesso sono riposti per argomento (cosa che mi fa impazzire, ma soprassediamo, ha una sua logica - i preschoolers non sanno leggere! - che condivido e che funziona) e sceglie qualche libro, se lo porta sulle poltroncine rotonde (bellissime!), lo sfoglia, se le piace me lo porta e lo prendiamo in prestito.
Mentre avviene tutto ciò o lei gioca con altri bimbi io ispeziono con lo sguardo laser ogni singolo volume ;) (ok, confesso: vorrei dei super poteri per non perdere i libri più belli e scovarli a colpo d'occhio perchè ...sono troppi i libri di questa biblioteca!) ... setaccio compulsivamente gli scaffali ehm ....mi faccio catturare dalle copertine e pesco un po' a caso e continuo finchè non trovo qualcosa di interessante! :)
Quando ognuna ha il suo bottino sotto il braccio si va a fare il self check out con il lettore infrarossi (cosa che 3 anni fa mi aveva stupita e oggi è arriva anche in Italia), compito di eSSe: guai a usurparle il ruolo!

Ecco la mia scelta della settimana:

Roberto, The Insect Architect, di Nina Laden


Roberto è una termite che da piccola usava la colazione (pezzetti di legno, ovviamente) per giocare a costruire torri. Ha un desiderio che tutti osteggiano: diventare architetto. Decide allora di avventurarsi nella grande città per costruire - si gioca molto con le parole in questo testo - i suoi sogni. E' dura laggiù e presto capisce che nessuno degli importanti architetti desidera assumere una termite nel suo studio e scopre però anche che altri insetti, che incontra mentre esce dall'ennesimo studio in cui lo rifiutano, stanno peggio di lui. Non si scoraggia, anzi la sua motivazione cresce constatando i disagi diffusi: non solo vuole riuscire a costruire il suo futuro, ma desidera anche rendere felici gli altri, creare per loro case dove realizzare i propri sogni.
Disegna parco giochi, negozi, abitazioni, giardini pubblici e poi va in cerca del sito dove costruirli. Trova uno spazio perfetto: una casa crollata e un accumulo di spazzatura che saprà trasformare in opere d'arte dove gli insetti in difficoltà che ha conosciuto potranno trovare la loro dimensione ideale.
Fa tutto anonimamente, ma le notizie viaggiano veloci. E a quel punto le antenne di chi non aveva creduto in lui cercheranno l'abile architetto che ha trasformato una discarica in un quartiere ideale.

Che accadrà?

Gli sviluppi sono divertenti portano e lasciano il sorriso al lettore per un trionfo e un lieto fine non così scontato, ma sperato dalle prime pagine.

L'ultima è quella che mi ha colpito di più: la storia di Roberto scardina punti fermi e cambia i modi di pensare, il suo successo riuscirà a convincere persino i più scettici genitori a lasciar esprimere la creatività dei figli.

Quale messaggio più positivo?

Un assaggio del film tratto da questa storia:





La lettura di questo libro richiede una conoscenza poco più che basica della lingua inglese, la forza del messaggio è nelle immagini. E' un libro che potrà essere apprezzato da lettori dai 3 anni, la storia non è semplicissima ma offre molti spunti di riflessione e risulta molto affascinante anche per i più grandicelli e gli adulti.

Qui è piaciuto un po' a tutti: la piccola di casa ha voluto tenerlo più giorni per rileggerlo insieme e l'ha mostrato fiera al suo papà.


eSSe invece ha scovato:

10 things I can do to help my world di Melanie Walsh


un libro di formato medio grande ma sottile - tipo i cappuccetti di Munari per chi li conosce -, quadrato, di cartoncino spesso, molto colorato, con pagine sagomate e fustellate, rigorosamente in carta riciclata, in cui si danno e giustificano 10 suggerimenti per "aiutare il nostro mondo", come per esempio:

spegnere la luce quando si esce da una stanza, chiudere l'acqua mentre si lavano di denti, spegnere tutti i led degli elettrodomestici, raccogliere le cartacce, fare la raccolta diffetenziata, ma anche riutilizzare i vari materiali da imballo e costruirci dei giochi fantasiosi.

Colpisce per la semplicità e forza del messaggio, ecologico ma soprattutto di buon senso e rispetto per la Terra e di conseguenza anche per noi stessi.

Un parco pulito è anche più sicuro, un pianeta meno inquinato è un luogo più sano dove vivere, la fantasia non ha prezzo (e non produce nuovo inquinamento) ed è tutto quel che serve per divertirsi.

Segnalato anche nei siti montessoriani: in effetti invita le mani all'opera per curare, migliorare, ricreare un [nostro] ambiente, a misura di bambino, a pensare, a essere attivi e fantasiosi.


Un libro senza età, apprezzabile anche da lettori più grandi pur avendo immagini a misura dei più piccoli, per iniziare a parlare di certi temi non è mai presto, lo consiglierei dai due anni. Inglese semplice, alla portata di tutti, certi termini ormai sono patrimonio universale.

Edit: ho appena scoperto che c'è anche in italiano, questa la recensione di babygreen per il VdL


Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui
 potrete trovare quelli di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea, l'elenco dei blog che aderiscono all'iniziativa e le istruzioni per partecipare.
E non dimenticate la "nostra" biblioteca su aNobii.

Arrideverci alla prossima settimana

17 commenti:

  1. Molto interessanti le tue proposte! Adoro il primo!

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  2. Che belle illustrazioni originali ;D!
    Buon fine settimana!

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  3. Bellissimo il primo: mentre leggevo e guardavo l'immagine, mi sono detta che era adattissimo per essere sceneggiato in film (e infatti eccolo là).

    Il secondo mi ricorda il Salvare il mondo senza essere Superman, libro di un giornalista ecologico che ripropone quegli stessi concetti - fondamentali - con un po' di argomentazione. Lo uso molto spesso in classe, e credo che sia essenziale per tutti noi.

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    1. In effetti si presta.
      Non lo conosco, lo cercherò. Il mio è più in target per i bambini delle classi prima dei ragazzi con cui lavori tu, potrebbero essere complemantari.

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  4. Mi piace molto la scelta di tua figlia, graziwe per la segnalazione dell'edizione italiana

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    1. Non so come mai ma me l'ero persa ed è invece molto carino. ciao!

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  5. Come sempre le tue proposte sono originali e interessanti, avrei bisogno della tua fantasia per il mio Love of learning... sto raccogliendo proposte per un laboratorio di lettura, mi piacerebbe fare un percorso tra libri e attività... vieni?

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  6. Messaggio utile e positivo, altrochè!


    Conosciamo bene il testo di melanie walsh, l'abbiamo letto in italiano poi passato alle mie nipoti e li' rimasto.

    Mi hai fatto venir voglia di riproporlo e, perchè no, in inglese.
    Com'è la lettura in inglese?

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    1. ciao, è molto carino in effetti, specie la pagina dei giochi riciclosi che mi ha fatto molto sorridere.
      La lettura è scorrevole, son pochissime parole per pagina e secondo me molte sono ormai nel linguaggio comune di molti.

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  7. Risposte
    1. ...i miei? Il primo era il mio "mio".
      Ormai sono nel tunnel dei grandi albi illustrati, specie quando siamo qui.
      Però poi tornerò a parlare di libri "da grandi", anche se questi sono così affascinanti... ciao!

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  8. Mi sembra che Roberto sia già uno di casa! Interessante anche la proposta di eSSe, un titolo impegnativo che penso dia ai bambini il senso di poter essere attivi e partecipi ... Bello!, grazie! Jessica

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  9. Anche a me piace molto la prima proposta che incita alla libertà e alla creatività, messaggi positivi da portare avanti!mi piacerebbe iniziare a introdurre dei librini in inglese, intanto siamo partite con le canzoncine, piano piano arriveremo ai testi, leggendo i tuoi suggerimenti!bacioni e buon weekend!

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  10. Roberto mi è già simpatico...così.... a pelle ;-)

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