venerdì 30 marzo 2012

libri: la mia parola vale?

Cari amici del Venerdì del libro,


oggi ho pensato di proporvi:

La mia parola vale?
Di Vilma Costetti
Illustrazioni di Stefania Garuti
Collana: ABC di Esserci
Edizioni Esserci
ISBN: 88-87178-42-9
Questo libro è il risultato di un percorso realizzato in una classe di bambini di 10 anni sull’art. 7 della Dichiarazione ONU, che stabilisce il diritto dei bambini ad esprimersi.

Le riflessioni dei giovani scolari riguardano un tema molto delicato: conta la parola di un bambino?
L'esperienza è stata formalizzata dalla psicologa e formatrice di comunicazione nonviolenta Vilma Costetti insieme ad un'insegnante, Rossana Monica.


Ti sei mai chiesto se e quanto vale la parola di un bambino?

giovedì 29 marzo 2012

Le cose che amo fare

Con i miei soliti tempi lunghi, raccolgo l'invito di Parola di Laura
e provo a raccontarvi 10 cose che amo fare. 

Ricordo che quelle di Parola di Laura mi piacevano tutte :) Ora a ruota libera vi scriverò le mie alla fine di una giornata mooooolto lunga (urge svuotare il cervello, grazie Laura!).

1) Viaggiare: inteso come scoprire qualcosa che non conosco. Il viaggio è per me una metafora stupenda. Anche la maternità la considero un viaggio e forse è il più bello fatto fino ad oggi, per cui a volte viaggio anche solo guardando il mondo con gli occhi degli altri, o tra le pagine di un buon libro, ma potendo preferisco farlo davvero e il più lontano possibile :) Amo focalizzarmi sui dettagli: un quartiere e la sua architettura, un gruppo e la sua subcultura, una cucina e i suoi profumi, lo scorcio di mare che ricorderò per sempre e identificherà quel luogo nel mio cuore.

2) Leggere un buon libro, di quelli che ti avvolgono e poi ti risucchiano e permettono totale straniamento dal tuo spazio-tempo reale. Non importa se il giorno dopo sarai totalmente rimbambito: una buona lettura vale qualche notte di sonno persa. E andare per librerie e mercatini di libri: sfogliare, sniffare la carta, guardare le figure. E scrivere, che è sempre più spesso una vera valvola di sfogo.

3) Le sfide un cucina: mi diverte quando apro il frigo o la dispensa, specialmente in case non mie, e trovo semideserto e devo inventarmi qualcosa, aggiungere spezie come se fossero strani ingredienti di una pozione magica e giocare con le mie adorate mandoline, con i colori, con i contrasti, con abbinamenti inconsueti.

4) Disegnare. Anche solo colorare un foglio, senza pensare, quasi come esercizio terapeutico. Osservare dettagli e colori quando vado a una mostra, anche dell'allestimento. Andare per mostre e musei mi manca (piano piano...).

5) Sfumare con le dita, impastare, schiacciare la terra dopo un reinvaso, fare i grattini tra le orecchie a un micio...In generale accarezzare le persone che amo e avere un contatto fisico con le cose che prendono vita sotto le mie dita. Abbracciare - e farmi abbracciare stretta da - la mia bimba!

6) Cucire cose divertenti (grazie Barbara! e ...rigrazie, coi miei tempi ma arrivo!), giocare con quello che ho in casa ;) insomma... tornare bambina ogni tanto! Devo dire grazie anche a Claudia per questo, che mi ha aiutata a sdoganare il concetto di "giocare per se', per rilassarsi, senza sensi di colpa".

7) Osservare e poi "contaminarmi": prendo subito l'accento di una persona simpatica o di una città nuova, provo subito a riproporre a casa quello che mi colpisce quando assaggio una cucina diversa. Casa è dove porta il cuore, diceva qualcuno, il mio cuore è in tanti luoghi e me li porto tutti dietro...

8) Osservare il mare. Quando è arrabbiato e ti mostra la sua potenza, quando è calmo e gioca con il bagnasciuga, quando ti spaventa, quando ti ipnotizza, quando ti culla. La sensazione dell'acqua fredda (non ghiacciata però!) sulla pelle quando nuoti e fuori fa caldo.

9) Ascoltare gli uccellini. Chiudere gli occhi e immaginare una musica, o ascoltare un bel temporale o la pioggia battente. O il silenzio, quello vero delle notti in montagna avvolti dalle stelle.

10) Camminare. Adoro farlo sotto la pioggia. A lungo è stato uno dei pochi modi che avevo per calmarmi davvero quando sono inquieta, camminare a zonzo fino a sfinimento sotto la pioggia... La mia piccolina mi ha reinsegnato a vivere la gioia di fare "ciaf ciaf" nelle pozzanghere. Che divertimento! :D

PS: anche a me piace camminare a piedi nudi... ;)

Anche se conservo una certa ostilità verso le catene di Sant'Antonio, devo dire che tutti gli inviti e premi che ho ricevuto qui sul blog mi sono sembrati garbati e interessanti, e mi hanno riempita di gioia o fatto rilassare qualche minuto come oggi: pensare alle cose che ti piace fare genera endorfine ;) evidentemente!

E ora rilancio l'iniziativa.

Mi piacerebbe sapere che piace fare a

Maris
Mamma fatta così
Mela Blu
Mamma di fretta
Marzia


Sentitevi ovviamente liberi di proseguire oppure passare oltre :)




Il quiz del giovedì: un libro mi disse...

Continua l'appuntamento con il quiz virale, questa volta la pagina 56 è bianca, passiamo a pagina 11, che termina con la frase 4, questa:

L'insegnante dovrebbe lavorare al servizio non di un credo politico o sociale, ma dell'essere umano nella sua completezza, in grado di esercitare liberamente, con autodisciplina, la volontà e il giudizio, non sviato da pregiudizi e non distorto da paure.

La scelta oggi è casuale: è realmente il libro che avevo più vicino stamattina quando ho riordinato la "fila delle prime letture in attesa", ovvero una piccola sezione della libreria che ho in camera con i libri che vorrei leggere presto.

Ho comprato questo libro d'impulso insieme ad altri dello stesso autore, ma riesco a leggerne solo piccoli stralci ogni volta. Sono sempre interessanti, ma vanno meditati, con questo autore l'approccio è così, almeno per me.

NB: autore, genere neutro, non voglio aiutarvi troppo ;)

Indovinato?
La soluzione dopo avervi lasciato giocare un po', o per mano del primo che riconoscerà il testo.

Le non regole liberamente interpretabili per giocare con tanti bei libri anche sui vostri blog sono queste:

- copia la tua citazione, da estrapolare alla pagina 56 del libro che hai più vicino o di uno che ti va di metter sotto un riflettore: copia la quinta frase se è di senso compiuto, se no quella più vicina che lo sia, e se è troppo breve anche quella successiva, o quella precedente se contestualizza meglio... decidi tu;
- se non c'è una pagina 56, somma le cifre (11, 2..)
- linkati qui nei commenti, se vuoi
- linka a questo post il tuo, se vuoi
- personalizza il gioco come vuoi
- gioca e divertiti!
- se ti piace diffondi!

Lo scopo di questo gioco è, a vostra scelta: mettere alla prova la nostra memoria, dare un assaggio di un libro, invogliarne alla lettura, puro divertimento svuotacervello... 

Buona divertimento e buona lettura!



martedì 27 marzo 2012

Una settimana "normale"

Una settimana di vacanza dalla propria vita, una settimana normale, per molti bambini e per molte famiglie è un miraggio.

La scorsa settimana la radio che ascolto da quando sono ragazzina ha dedicato una finestra quotidiana per presentare un'iniziativa meravigliosa:
Dynamo Camp (http://www.dynamocamp.org) è un camp di Terapia Ricreativa, primo in Italia, appositamente strutturato per ospitare gratuitamente per periodi di vacanza e svago bambini e ragazzi affetti da patologie gravi e croniche, dai 7 ai 17 anni, in terapia o nel periodo di post ospedalizzazione.

Ascoltando i vari interventi e testimonianze, dei volontari, dei medici, ma anche dei genitori e dei ragazzi stessi, mi hanno colpito alcune cose.

Se mi è semplice immaginare e comprendere che per una famiglia con un piccolo malato cronico o con patologie gravi non esista davvero mai un secondo a mente spenta, che per quei genitori non ci sia più spazio nemmeno per il concetto di vacanza ma preoccupazioni h24, non avevo mai riflettuto sulle tante esperienze che perdono questi bimbi, a parte ovviamente la spensieratezza di un'infanzia rubata dalla malattia, parlo proprio delle piccole grandi cose cui magari non si pensa.

Per esempio la possibilità di passare una settimana, in un ambiente sicuro dal punto di vista medico,  soli, senza l'occhio affettuoso ma pur sempre preoccupato, e comprensibilmente protettivo dei genitori in una fascia d'età in cui è importante affermare l'autonomia, fare delle scoperte, vivere e assaporare tante emozioni. Una settimana con altri bimbi e ragazzi della propria età, ma senza nessuno che ti guardi con compassione se hai perso i capelli per la chemio, o se fatichi a muoverti, o in cui magari conosci un altro che ha la stessa sindrome rara che hai tu, o semplicemente torni ad essere un bambino come gli altri, perchè lì tutti hanno esperienze di vita simili. Una settimana in cui si possono praticare sport di vario tipo, avere a disposizione uno staff medico, cure ed alimentazione adeguate, ma anche tanti animatori motivati a far divertire e svagare come non mai, fare una vera vacanza insomma, in mezzo alla natura.


I ragazzi che negli anni scorsi sono stati ospiti hanno testimoniato con entusiasmo la ricchezza dell'esperienza e il ricordo meraviglioso che conservano, c'è anche chi è guarito e cresciuto e vorrebbe tornare come volontario. Ci sono genitori che dicono che i bimbi dopo questa vacanza sono più attenti anche alla fatica degli altri, e i medici che sono più collaborativi, più motivati a guarire. C'è chi ha potuto tornare più di una volta e chi è in attesa della lista di quest'anno e spera di poter tornare: i posti sono pochi e c'è giustamente turnazione (che bello sarebbe poter permettere a tutti di tornare?)

Un bambino malato è un bambino come tutti gli altri e su questo concetto si basa la missione di Dynamo Camp, offrire a bambini gravemente malati l’opportunità di tornare ad essere solo bambini, di divertirsi in spensieratezza, di socializzare, e di fare cose che non hanno mai pensato di poter fare: nuotare, andare a cavallo, arrampicarsi e soprattutto vivere senza paure, senza sguardi preoccupati addosso, lontani dall’ospedale ma in totale sicurezza.

A questo link trovate un approfondimento molto dettagliato e interessante e tante fotografie.
Dynamo Camp è un'associazione che ha bisogno di sostegno, di volontari, ma anche di ambasciatori
Mi ha molto incuriosita e colpita la lista dei desideri con le testimonianze dei ragazzi

Oggi stesso possiamo fare tutti un piccolo gesto e inviare subito un sms: tante goccioline piccole piccole si uniranno e permetteranno a qualche bimbo in più di godersi una vera vacanza e ai suoi genitori di staccare davvero. 


Se poi vorrete ricordarvi di questa associazione anche in futuro durante l'anno potrete fare una donazione, acquistare bomboniere e bigliettini, destinare il 5 per mille e altro ancora

Volete sentire le voci del Dynamo Camp, guardare in faccia i protagonisti di questa impresa eroica?
Ecco una serie di podcast, ci sono contributi audio e video

Pensate anche voi che sia un progetto fantastico?
Diventate ambasciatori del Dynamo Camp, semplicemente parlatene, scrivetene, condividete i link dell'associazione o direttamente questo articolo, così che abbia visibilità, la raccolta fondi possa procedere spedita, tanti volontari si uniscano, alcune famiglie che magari non li conoscono possano scoprire questa opzione.  E non dimenticate di fare il vostro sms con la donazione! ;) Ne servono tanti per regalare questa settimana "normale" a un bimbo malato, ma per ognuno è un piccolo sforzo.

L'sms è uno strumento molto pratico e ci permette di sostenere tanti progetti senza gravare pesantemente sulle nostre tasche.

Grazie della vostra attenzione e del vostro impegno concreto :)

lunedì 26 marzo 2012

Insalat(on)e primaverili

Come sapete io amo molto le insalate e le consumo tutto l'anno. Non so se riuscirò a rinunciare facilmente ai sapori croccanti di certe verdure invernali crude, per cui finchè ci sono ...le metto ancora!

Ecco qualche idea per fresche insalate primaveril-tardo invernali.



venerdì 23 marzo 2012

Libri per bambini: dottori ed ospedali

Cari amici del Venerdì del libro,



il tema di oggi è legato al nostro reale: la piccola eSSe ultimamente frequenta molto la pediatra, in questi giorni ha preso l'ennesimo virus e oggi ci dobbiamo tornare... Speriamo passi presto: è primavera è tempo per uscire e fare tante cose divertenti all'aria aperta, non vediamo l'ora!

La qualità che apprezzo di più della nostra pediatra è l'empatia, è davvero attenta alla relazione medico / piccolo paziente.  L'abbiamo vista in realtà molto poco negli anni scorsi, per fortuna, ma da un po' eSSe non è felice di andarci e non è molto collaborativa quando si viene al dunque, anche se poi immancabilmente questa dottoressa paziente - che è anche mamma - trova sempre una soluzione dolce per visitarla e darci le indicazioni del caso.

In genere preparo la visita: "oggi facciamo un bel disegno per la dottoressa D. e poi glielo portiamo! :)" poi prendendola un po' larga spiego che la visiterà, "per dirci che va tutto bene e possiamo uscire a giocare". Non è producente, ne' etico, portare un bambino con l'inganno dal medico e tendere un'imboscata, la visita sarebbe probabilmente difficoltosa e ci giocheremmo alla lunga la sua fiducia. Personalmente ho maturato la strategia di abbinare un piccolo motivo accessorio che possa appagare la mia bimba almeno un po' di questo incontro (tra le tante varianti possibili: "andiamo a far vedere come ti vesti bene da sola, come sei diventata alta così lei lo puà mettere nella tua scheda, le tue calze a righe colorate, le treccine come sono diventate lunghe, a raccontare di quando siamo stati a ..." ecc ecc con tanta fantasia perchè mia figlia ha buona memoria!) al motivo vero, spiegato per la sua età (ora 4 anni).

Ovviamente mi sono fatta una bibliografia minima per sdrammatizzare un po' :) da sfogliare prima delle visite, ma anche abitualmente nella normale rotazione dei libri, proprio perchè passi il concetto che è una delle tante cose della vita incontrare dei medici.

Ci è arrivato in dono un bellissimo libro pop up, di grandissimo formato di quelli che aperti si trasformano in un gioco tridimensionale:
L'ospedale dei giocattoli,   
di Katy Saunders,  
Mondadori
ISBN: 88804555407
ISBN-13: 9788804555407

Devo dire che inizialmente quando l'abbiamo ricevuto non è che l'argomento mi avesse fatta impazzire (io non ho un buon rapporto con gli ospedali, anche se ne ho uno buono con alcuni buoni medici), però l'ho apprezzato nel tempo. Questo è un ospedale molto divertente alla fine: ci sono reparti per "curare" tutti i giocattoli, c'è un medico che gira, l'accettazione, le sale visita, e tutto, ma in quadro giocoso e colorato.

l progetto cartotecnico di questo tipo di libri mi affascina sempre molto (e vi anticipo che me ne sono appena assicurato un'altro ad un mercatino dell'usato, ne riparleremo), guardate come è bello!




Quest'altro invece viene da un mercatino francese (E. ti ricordi dove l'ho preso? :-) ) e fino ad ieri era rimasto nello scatolone segreto dove i libri comprati per ogni evenienza attendono il loro momento di gloria.

Docteur Miaou urgence!
di: Sam Lloyd 
Editore: Mango Jeunesse 

ISBN: 2740423500 
ISBN 13: 9782740423509
La dottoressa miao è molto impegnata ha molti pazienti cui badare e corre in continuazione per star dietro a tutti: un coccodrillo cui deve misurare la febbre, un cavallo con problemi di cuore, controllare una scimmietta che non ha perso la voglia di giocare, una mamma coniglia che ha appena partorito 6 coniglietti. Intanto suona anche il telefono che ha un bel tasto a forma di cuore, i disegni ne sono pieni: il gatto Tom "giocava a spaventare" il suo amico uccellino ed è caduto malamente da un melo, ha tanto male a una gamba. La dottoressa Miao lo rassicura quando dice che ha paura di andare in ospedale a fare le lastre e parte con l'autista di ambulanza Ouaf (le scelte dei nomi sono onomatopeiche, da noi sarebbe Bau, immagino) alla volta dell'ospedale dove ingesserà la frattura che tutti i lettori potranno ben vedere in uno spiritoso ma efficace disegno di osso rotto. Tom intanto realizzerà che è stato proprio uno sciocco (testualmente "un idiota!") a fare un gioco così: l'uccellino ora sarà spaventato e non vorrà più giocare con lui. In quel momento arriva qualcuno per una visita: è l'uccellino con un gran mazzo di fiori. Non mancherà di firmargli il gesso e lasciargli anche un messaggino... (oltre a una scatola di sardine con un bel fiocco).

C'è qualche scivolone, come portare 6 biberon ad una mamma coniglio o fare subito la morale al povero gatto Tom mentre è a terra sotto il melo (è verissimo che stava infastidendo l'uccellino per puro divertimento, non era il caso di rimarcarlo prima ancora di verificare gli effetti della caduta, il gatto avrebbe realizzato da solo più tardi che e se non l'avesse fatto non si sarebbe fatto male), però è molto apprezzabile che passi sopratutto un messaggio di serenità oltre che di efficienza della dottoressa Miao, in grado di occuparsi un po' di tutto e tutti con professionalità e empatia, e sempre un sorriso rassicurante quando i pazienti hanno paura. 
L'autrice regala bei disegni molto colorati, ci sono tanti particolari dettagliati e curiosi per i bimbi, una grande attenzione all'espressione dei sentimenti e l'atmosfera di fondo è molto rasserenante. 

Vi segnalo che questo testo si trova in più lingue, sicuramente in inglese, la lingua originale e che è uscita un'edizione economica in francese (e probabilmente in altre lingue).

Chiude la rassegna un must di casa nostra:
I mestieri, della collana I Cicciottini, A.A.V.V. di Larus
(penso ormai si trovi solo nelle bancarelle estive o nelle biblioteche)
Anche questo libro è un regalo, era nel "pacco nascita", con il quale l'azienda per cui lavora mio marito omaggia i dipendenti neopapà. A un primo sguardo non l'avrei mai comprato, invece poi mi sono ricreduta ed è diventato uno dei libri preferiti di mia figlia, tanto che ne abbiamo pure comprato un altro della stessa collana.
Disegni colorati e molto sorridenti per raccontare per immagini i tanti mestieri possibili. Mia figlia adora questo libro, forse perchè soddisfa moltissime delle sue domande nel dettaglio e le offre spunti per farne tante altre!

Qui c'è un oculista che sorridente visita un paziente per nulla spaventato, in fondo il medico è un mestiere come un altro visto così, un'altro dei tanti prodighi di sorrisi.


Durante le mie ricerche ho trovato questa raccolta di titoli "Dal dottore senza paura", a cura delle biblioteche della mia zona, sperando che non vi serva spesso, ve lo segnalo, io penso di andare a darci un'occhiata prima o poi.


Il motivo per cui eSSe è un po' intimorita dai camici bianchi è che ricorda molto bene due episodi del suo pur breve passato (certo che ricordano, certo che capiscono!).

Il primo, davvero increscioso, è una visita specialistica fatta ai suoi 2 anni, quando un medico davvero rude, totalmente inadatto a rapportarsi con dei bambini l'ha terrorizzata.

Ancora provo rabbia e un profondo senso di ingiustia a ripensarci. Penso che in un grande ospedale come quello dove siamo andati, rinomato a livello nazionale per quella specialità, sia imperdonabile l'assenza di un medico specialista dedicato alla pediatria e che possano visitare bambini persone così aggressive. Mi spiace, il mio è un giudizio forte, ma un individuo che sceglie certe professioni in cui si rapporta a persone ammalate o in difficoltà e impaurite, dovrebbe avere anche una preparazione per gestire al meglio la relazione col paziente e forse seguire qualche corso ad hoc se tra i suoi pazienti ci possono essere anche bambini.

Il secondo episodio è una serata passata al pronto soccorso di Bolzano per una brutta caduta di faccia causa ghiaccio e stanchezza, un servizio ESEMPLARE: pediatra che scende immediatamente dal reparto anche se era un sabato sera di mercatini di Natale (ma in tutta onestà, un PS così vuoto nemmeno immaginavo potesse esistere), molto gentile, empatico tanto da vincere la paura grande di una piccolina che pochi mesi prima si era fatta un'idea pessima dei medici ospedalieri, protocollo per vedere se fosse un caso di maltrattamenti seguito con discrezione ma fermezza. Tanto di cappello. La caduta, per chi se lo chiedesse, per fortuna non ha avuto nessuna conseguenza negativa se non una faccia terribilmente gonfia e piena di lividi per qualche giorno :-(

Questo secondo episodio le ha fatto imparare che "ci si può fare male male" (fortuna che non si è vista perchè faceva davvero impressione quanto era pesta e gonfissima sugli occhi, una botta pazzesca) e l'ha un po' spaventata (purtroppo la sala d'attesa - che è stata minima - era comune, ma perfortuna era semi vuota anche se c'era gente in barella molto mal messa), ma è stato positivo l'incontro con medici premurosi e dolci come la sua dottoressa D.


Se siete incuriositi dall'accento sul rapporto empatico tra medico e paziente nella mia analisi sappiate che esistono corsi universitari di Sociologia delle Medicina (ne ho seguito uno), o anche di Psicologia della Salute, e sicuramente sarebbe pertinente entrassero nel piano di studi di ogni futuro medico. Servono strumenti di comunicazione specifici ai medici, non ci si dovrebbe limitare a sperare di incontrare una persona empatica di suo, perchè il malato ha prima di ogni altra cosa bisogno di di sentirsi a proprio agio, potersi fidare di chi si prende cura di lui/lei, bisogno e diritto di essere trattato come un essere umano, più che un numero di appuntamento, o peggio un numero di letto.


Alcuni testi di sociologia in cui curiosare.
I tanti approfondimenti di Jessica sul tema: bambini e medici
In particolare vi segnalo questo sulla rabbia e frustrazione di essere ignorati come piccoli pazienti e quest'altro sul come migliorare il rapporto medico e piccolo paziente.

Non sentitevi mai a disagio a pretendere queste attenzioni per i vostri bambini, ne' strambi se desiderate cambiare pediatra nel caso, pur competente, manchi di empatia: è qualcosa di imprescindibile, è un diritto minimo, questione di attenzione e rispetto per la loro individualità, che dobbiamo pretendere per i nostri bambini.

Edit dopo i primi commenti: mi scuso se non ho potuto approfondire un punto importante, è chiaro che quando DEVI per forza rapportarti con un personaggio o un ospedale poco empatico per un'emergenza o una patologia curata solo lì tutto cambia. Da un lato è molto più grave, perchè a maggior ragione per esami delicati, o interi reparti delicati, ci vorrebbe un filtro serio che dia ai piccoli pazienti medici empatici, tranquillizzanti e accoglienti. Dall'altro noi genitori dobbiamo comunque essere in grado di metterci una pezza sempre e correre ai ripari come possiamo :( perchè per il bimbo non si aggiungano traumi extra a situazioni già difficili.
Io ne facevo un discorso preventivo: chi può scelga. Perchè non possiamo mai sapere, purtroppo, se oltre ai bilanci di salute ci servirà il pediatra per altro.

Edit 2: ho trovato per caso questo documento di un centro analisi che consiglia come preparare i piccoli pazienti ai prelievi. Molto interessante e ben scritto. Se dovrete fare analisi del sangue ai vostri bimbi cercate un centro che abbia protocolli e personale dedicato: ne esistono in molti ospedali.

In chiusura vorrei chiedervi di sostenere il Dynamo Camp, che si occupa di regalare alle famiglie di bimbi malati una settimana di svago, con assistenza medica e animazione dedicata. Detto così non si capisce l'immenso lavoro che c'è dietro a questa iniziativa meravigliosa: pensate a un bimbo in carrozzina che può provare l'ebbrezza del volo grazie a una imbragatura speciale che gli permette per una volta di giocare come tutti gli altri su una parete gioco per giovani scalatori, alla piacevole sensazione di muoversi in un ambiente dove nessuno ti guarda se sei senza capelli per via della chemio, o al sollievo delle famiglie di bambini con patologie gravissime che per una settimana non hanno tutto sulle loro spalle.

Possiamo sostenerli in tanti modi, ma in questi giorni ce ne è uno super facile e adatto alle tasche di tutti: 2 euro sono molto poco per ognuno di noi, ma non per loro. GRAZIE! :D



E ora mi inventerò qualche lavoretto da portare a vedere oggi :) sperando che la febbre alta le lasci un po' di voglia di giocare quando si sveglierà...



Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui
 potrete trovare quelli di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea, l'elenco dei blog che aderiscono all'iniziativa e le istruzioni per partecipare.
E non dimenticate la nostra biblioteca su aNobii  


Arrivederci al prossimo appuntamento!

giovedì 22 marzo 2012

Un libro mi disse.... il quiz del giovedì

Continua l'appuntamento con il quiz virale, questa volta siamo a pagina 56 di un libro che so che molti hanno amato, oggi voglio essere molto molto buona, chi lo ha letto non potrà non riconoscere queste frasi (3 e 4)

In quei giorni il servizio nei negozi, negli alberghi, e nei ristoranti di Bombay variava da una gentilezza squisita o viscida a una ruvidezza sbrigativa e ostile. La scortesia dei camerieri del Leopold era leggendaria.

La storia è ambientata in un Paese (chissà quale... ? ;-) ) che spesso è nelle cronache di questi giorni, con tutte le sue inafferrabili e molteplici identità.

Ho amato questo libro, l'ho divorato in pochi giorni nonostante le mille e rotte pagine (troppi aiuti oggi), un perfetto libro da vacanza.

Indovinato?
La soluzione dopo avervi lasciato giocare un po', o per mano del primo che riconoscerà il testo.

Le non regole liberamente interpretabili per giocare con tanti bei libri anche sui vostri blog sono queste:

- copia la tua citazione, da estrapolare alla pagina 56 del libro che hai più vicino o di uno che ti va di metter sotto un riflettore: copia la quinta frase se è di senso compiuto, se no quella più vicina che lo sia, e se è troppo breve anche quella successiva, o quella precedente se contestualizza meglio... decidi tu;
- se non c'è una pagina 56, somma le cifre (11, 2..)
- linkati qui nei commenti, se vuoi
- linka a questo post il tuo, se vuoi
- personalizza il gioco come vuoi
- gioca e divertiti!
- se ti piace diffondi!

Lo scopo di questo gioco è, a vostra scelta: mettere alla prova la nostra memoria, dare un assaggio di un libro, invogliarne alla lettura, puro divertimento svuotacervello... 

Buona divertimento e buona lettura!



martedì 20 marzo 2012

100% affidabile? Grazie!

Con la bella stagione si passa più tempo fuori, per questo vi ho un po' trascurati, poi le ultime sono state giornate intense per cui il tempo per il web è svanito, ma bisogna pur produrre materiale che motivi nuovi post, no? :)

In ritardo cronico, quindi, voglio ringraziare per l'ultimo premio ricevuto, si tratta del premio Blog 100% Affidabile: accidenti che bel complimento! Ne sono lusingata e felice, grazie! Mi ha riempito di gioia sapere che alcune di voi pensano questo del mio piccolo blog :)


Il Blog Affidabile


Le blogger che mi hanno onorata di questo premio e che ringrazio di cuore sono in ordine cronologico:

Loretta, di Mammina Fortunata
Maris, di Cara Lilli 
Monica, di Unconventional Mom

Ognuno dei loro blog ha un suo carattere peculiare e merita una visita per cui se ancora non le conoscete passate a trovare queste blogger e perdetevi piacevolmente nelle loro pagine :)

C'è un limite in questi premi a catena: dover scegliere un numero deciso da altri di premiati e l'imbarazzo della scelta. Ho però deciso di seguire per una volta le regole del premio, ideato dal sito GliAffidabili perchè ho apprezzato l'intento di
aiutare a far conoscere dal basso il lavoro dei molti blogger italiani che aggiornano con passione, dedizione e costanza il loro diario online, ma che non sempre sono noti al grande pubblico.
Come? Facendo in modo che siano gli stessi blogger che ricevono il premio (e possono fregiarsi del distintivo di "Blog Affidabile") a nominarne e premiarne altri.
Con un duplice obiettivo: da una parte offrire un riconoscimento ai blogger meritevoli per farli conoscere ad un pubblico più ampio, dall'altra aiutare gli utenti Internet a scoprire i blog più affidabili in rete sui diversi argomenti.
 Sia i criteri per determinare l'affidabilità di un blog:

1) E' aggiornato regolarmente
2) Mostra la passione autentica del blogger per l'argomento di cui scrive
3) Favorisce la condivisione e la partecipazione attiva dei lettori
4) Offre contenuti ed informazioni utili e originali
5) Non é infarcito di troppa pubblicità
Alla luce di tutto ciò non potevo esimermi dal partecipare, ora la parte difficile: scegliere [solo] 5 blog affidabili... non è stata una scelta facile, in ordine di conoscenza di blog :)

Come vuole il regolamento:

Dichiaro che i blog seguenti da me scelti rispettano le 5 regole del Premio "Il Blog Affidabile"  disponibili a questa pagina. Sono pertanto una risorsa utile per gli utenti della Rete e meritevoli di essere conosciuti da un pubblico più ampio".

1) Mamma Claudia e le avventure di Topastro: sia per gli innumerevoli giochi autoprodotti e lavoretti fantasiosi sempre spiegati nel dettaglio in modo che tutti possano riprodurli, ma anche per la passione con cui ci racconta le bellezze della sua Romagna, ma non solo, sia per la generosità con cui partecipa a e appoggia ogni progetto non profit che la colpisce.

2) Unconventional Mom: Monica ha tanti interessi, tra cui l'insegnamento precoce della lingua alle sue piccole, ma anche altri bimbi con tante recensioni utili, ci parla del suo amore per lo shiatzu, e ci mostra le torte che fa per le persone cui vuole bene. Anche lei scrive delle gite che fa con le figlie e si contraddistingue per generosità e supporto per i progetti solidali e per spontaneità nei suoi post.

3) Mi mangio l'allergia: una mamma di piccola allergica che generosamente mette a disposizione di altre famiglie la sua esperienza sul campo, con una correttezza esemplare (nel suo caso l'aggettivo affidabile è realmente uno di quelli che mi vengono in mente pensando ai contenuti sul suo blog), non mancando di sottolineare che ogni esperienza è personale, che occorre sempre confrontarsi con degli specialisti e non perdere di vista il lato umano di questa esperienza.

4) Baby talk: una giovane mamma condivide il suo sapere professionale e ne fa terreno di condivisione e confronto. Jessica stimola dibattiti, non manca di linkare generosamente quanto legge in giro e le piaccia, è prodiga di link bibliografici di livello, lo stile vivace agevola la lettura e diffusione anche di quei contenuti che contengono approfondimenti e riflessioni più impegnativi.

5) A casa con la mamma: Michela ha ricreato nel suo blog un angolino accogliente, dove tanti possono fermarsi a riposare e rifocillare l'anima. E' bello leggere le sue ricette di cui ti immagini il profumo e la bontà e anche le sue recensioni appassionate, tra le righe si legge molto impegno e una grande onestà intellettuale.

Rimangono fuori i blog di cui ammiro alcune iniziative particolari, o bellissime recensioni, ci saranno altre occasioni.

Se vi andrà di certificare l'affidabilità di altri blog ecco dove potrete leggere le istruzioni, ma non sentitevi obbligate, prendete semplicemente questo premio come attestazione di stima :)

Il regolamento prevede che io sintetizzi perchè ho aperto questo blog: per bisogno di concretezza, per desiderio di condivisione di quello che nella vita della nostra famiglia ha fatto la differenza (un certo modo di alimentarsi, ma anche letture ed esperienze), per il bisogno di scrivere di quello che mi colpisce. Qualche approfondimento qui e qui.

E' tutto!

venerdì 16 marzo 2012

Libri per bambini: Dog and friends

Cari amici e compagni di letture, per i Venerdi del libro questa settimana voglio parlarvi ancora di amicizia e felicità questa volta declinata per i più piccoli e visto il grande successo riscosso dai libricini per piccole mani della scorsa settimana vi propongo qualcosa di simile, anche se dubito sarà reperibile, io l'avevo preso in USA un paio di anni fa ed era nei "di li a breve fuori catalogo", solo per mostrarvi che in commercio ci sono tantissime alternative e molte sono valide e interessanti.

Dogs and Friends ! Sturdy Books for Sturdy Hands [Board book]
Illustrazioni di Emma Dodd
Publisher: Tucker Slingsby Ltd; 1ST edition (2009)
ISBN-10: 1905844433
ISBN-13: 978-1905844432

 Si tratta in questo caso di una confezione da nove libricini 10 x 10 cm circa, adatti anche per piccolissimi perchè con pagine molto rinforzate e spesse.
I temi sono i più classici: colori, forme, numeri, suoni e versi degli animali, opposti, la fattoria, il compleanno, le divertenti avventure di un cane e dei suoi amici. Lessico molto semplice, colori molto vivaci, attenzione dei più piccoli assicurata! Come si disse già la settimana scorsa un buon modo per avvicinare i più piccoli all'inglese. Anche in questo caso i piccoli volumi diventano un divertente puzzle.




Gli altri Venerdì del libro sul mio blog sono qui.
Qui potrete trovare quello di Homemademamma che ha avuto questa meravigliosa idea, l'elenco dei blog che aderiscono all'iniziativa e le istruzioni per partecipare.
E non dimenticate la nostra biblioteca su aNobii



Arrivederci al prossimo appuntamento!

giovedì 15 marzo 2012

De Amicitia

Tranquilli, non vi sto per raccontare nel dettaglio dei pomeriggi angosciosi passati a tradurre Cicerone (accidenti come sono fortunati gli studenti di oggi, tutto è già pronto, però vuoi mettere la soddisfazione di fare proprio tu la traduzione?) perché uno dei miei prof. di latino del liceo, molto umano (Fantozzi docet), oltre a distribuire 3 come se piovesse durante improbabili interrogazioni di lettura in metrica a sorpresa (NB: senza aver mai spiegato come si facesse! perché "ragazzi qualche esame a fine anno lo devo dare, o gli altri professori poi mi fanno storie, quindi vediamo come ve la cavate [...ad improvvisare?]"), a volte qualche giorno prima  del compito in classe ci diceva e non diceva da dove avrebbe preso la traccia e Cicerone lui lo amava molto...

Son esperienze che segnano, fatto sta che, forse anche perché poi abbiamo avuto una professoressa di tutt'altro genere che ci invitava a casa sua dopo le lezioni per preparare l'esame per la maturità che ci ha fatto appassionare alle sue materie, io quel libretto di Cicerone me lo son riletto in latino per conto mio successivamente. E preparando l'ultimo quiz del giovedì mi è venuta di nuovo voglia di rileggerlo.

Il quiz del giovedì, edizione dedicata.

Cari amici, cara L. in particolare, oggi vorrei dedicarvi l'odierna edizione del mio quiz virale, questa volta un paragrafo 56 di un libro che ho letto e riletto tante volte e non è escluso che a breve lo riprenda in mano.

Constituendi autem sunt qui sint in amicitia fines et quasi termini diligendi. De quibus tres video sententias ferri, quarum nullam probo, unam, ut eodem modo erga amicum adfecti simus, quo erga nosmet ipsos, alteram, ut nostra in amicos benevolentia illorum erga nos benevolentiae pariter aequaliterque respondeat, tertiam, ut, quanti quisque se ipse facit, tanti fiat ab amicis. 

un aiutino?

Bisogna poi stabilire quali siano i confini nell’amicizia e, per così dire, i limiti dell’affetto. Su di essi vedo che si presentano tre opinioni, nessuna delle quali io approvo: la prima, che si porti verso l’amico lo stesso affetto che verso noi stessi; la seconda, che il nostro affetto nei confronti degli amici sia corrisposto in ugual misura ed intensità a quello di essi nei nostri confronti; la terza, che quanto uno stima se stesso, tanto venga stimato dagli amici. 

Indovinato?
La soluzione ...tra un po', o per mano del primo che riconoscerà il testo.

Le non regole liberamente interpretabili per giocare con tanti bei libri anche sui vostri blog sono queste:

- copia la tua citazione, da estrapolare alla pagina 56 del libro che hai più vicino o di uno che ti va di metter sotto un riflettore: copia la quinta frase se è di senso compiuto, se no quella più vicina che lo sia, e se è troppo breve anche quella successiva, o quella precedente se contestualizza meglio... decidi tu;
- se non c'è una pagina 56, somma le cifre (11, 2..)
- linkati qui nei commenti, se vuoi
- linka a questo post il tuo, se vuoi
- personalizza il gioco come vuoi
- gioca e divertiti!
- se ti piace diffondi!

Lo scopo di questo gioco è, a vostra scelta: mettere alla prova la nostra memoria, dare un assaggio di un libro, invogliarne alla lettura, puro divertimento svuotacervello... 

Buona divertimento e buona lettura!


mercoledì 14 marzo 2012

Rovinansi crescendo Day 2

Quando ho letto di questa iniziativa della strana famiglia Verde ;-) non ho resistito e ho cercato una foto cui ripensavo di recente, osservando la mia principessa in rosa...

E allora, mettiamoci la faccia!
Ecco a voi Cì, prima di rovinarsi ;-) , nel millenovecentoqualcosa (ah, come siamo vecchi! ;) ) vestita da fata turchina o damina che dir si voglia.
Ricordo bene che inizialmente c'era anche un cappello a punta di carta azzurra con tante stelle, ma poi è sparito, così son diventata damina, tutta in azzurro. La parrucca pure era azzurra con le stelline e lunghe trecce, l'ho amata alla follia!




Da allora è rimasto il mio amore per questa festa e per l'azzurro! :)
Quest'anno ho cercato invano di procurarmi una parrucca azzurra, di quelle dai capelli lunghissimi, mi sono accontentata di qualcosa di più moderno, ma prima o poi ci riuscirò a trovarne una come dico io, che ricrei la magia dell'infanzia...

Questo post partecipa a

Si sono rovinati crescendo oltre naturalmente al Bimboverde, ideatore dell'iniziativa, e Mamma inVerde, promotrice:
Melablù
Stima di Danno
Guchi
Owl
Ruben
I Dejavù
Murasaki
Mafalda
SuSter
Teti900
Mamma Cì
Parola di Laura
Mammozza
Mammola

lunedì 12 marzo 2012

Tajine di verdure invernali


La primavera è alle porte, ma ancora per qualche giorno abbiamo a disposizione le verdure invernali che ci hanno tenuto compagnia per tanti mesi. Ecco un modo diverso per prepararle e dare loro un commiato onorevole! ;)

Di tajine vi ho già parlato, qui trovate una precedente ricetta estiva, è una pentola che amo molto e che vedo tra l'altro ricorrere tra le "chiavi di ricerca" di chi visita il mio blog, ne sono contenta, ecco allora una proposta diversa.


sabato 10 marzo 2012

Targhe americane

Marica raccoglie mensilmente le targhe più strane che vede (o che le mandano), ecco nel mio piccolo la mia prima raccolta. So di averne altre, ma sono perse in centinaia di foto...
Per ora quindi vi presento quelle scattate tra Los Gatos, Santa Cruz e San Francisco.

Partiamo da Santa Cruz, con la mia preferita di sempre:



venerdì 9 marzo 2012

Libri: Peppa Pig, un cofanetto in inglese per giovanissimi lettori



Cari amici del Venerdì del libro,

eSSe è ammalata, malanni invernali che spero ci abbandoneranno presto, ma per ora ci costringono in casa... nel mio armadio segreto ;) c'è una riserva DOC di bei libri per ogni occasione: per regali a bimbi, o ad adulti, e naturalmente per eSSe e per me! Ieri ne ho tirati fuori alcuni per tirare un po' su la mia povera malatina.

Ho scelto un piccolo cofanetto da sei micro libri (9 per 9 cm, il formato preferito dai più piccoli) di un personaggio che lei ama, Peppa Pig.

Noi non abbiamo più la TV da alcuni anni, ma ogni tanto guardiamo qualche filmato, quasi sempre in lingua originale, o in lingue diversa dalla nostra di preferenza, e questa famigliola di porcellini mi piace perchè ha un accento british molto piacevole da sentire.

Si tratta di Peppa Pig: Fairy Tale Little Library 

giovedì 8 marzo 2012

Dolce Mimosa

Ieri la mia amica Manu, ha presentato una meravigliosa Torta Mimosa, e io ...ho pensato di veganizzarla!

Era un dolce che facevo anche io, tanto tempo fa, anche se quasi sempre in versione "dark" (magari ne riparliamo...); è la prima volta che la faccio senza derivati animali di sorta, eccola per voi:

Ingredienti

Un libro mi disse, il quiz del giovedì

Oggi, 8 marzo, un'edizione speciale di "un libro mi disse", il quiz virale del giovedì:
non una ma tante citazioni misteriose, unite dalla firma al femminile, un'omaggio alle mie amiche e a tutti voi, cari affezionati lettori, una carrellata di grandi autrici.

Volete giocare con me?
Provate ad indovinare e poi riproponete il gioco sul vostro blog (o altrove se non ne avete uno) proponendo una citazione di un libro della vostra autrice preferita. Queste sono le mie:

1)  pag 56 frase 5 e seguenti:

Aveva ragione: è al di sopra delle mie capacità. Glielo comunico ufficialmente: rinuncio all'incarico. 
- Ce ne ha messo di temo - osservò ironica.
"Ecco come stavano le cose," pensai. "Voleva che fossi io a dirlo. Ovvio: è più umiliante."

 2) pag 56, frase 5 e seguente:

Heatcliff was hard to discover, at first. If he were careless and uncared for before Catherine's absence, he had been ten times more so since.

3) pag 56, frase 5 e seguenti:

Non vuole darmi ascolto. Sto solo cercando di tenerla alla larga dai guai. Non voglio fare nomi, ma c'è qualcuno in città che non approva la vostra amicizia con i negri."


4) pag 56, frase 5 e seguente:

I rapporti tra madre e figlia non erano mai stati facili, e Sofia non si era mai sentita valorizzata o amata da lei. Adesso l'intervento dell'Imperatrice non faceva che peggiorarli.

5) pag 56, frase 5 e seguenti:

Come avete potuto ridurmi a questo? Mi avete fatto capire così presto che un bambino piccolo non merita rispetto, che non è ancora una persona, che nel migliore dei casi è un giocattolino con cui ci si può trastullare, ma che si può anche minacciare, sfruttare e maltrattare senza doverne minimamente rendere conto a nessuno. Spesso il vostro messaggio mi rende insicura, mi provoca un senso di stress e di affaticamento, ma certe volte continuo ancora a non osare di avvertire in me la rabbia che ho verso di voi, e la dirigo invece verso mio figlio.

Bene, ed ora a voi!

La soluzione in un post dedicato, o per mano vostra!
Non occorre saperle tutte per commentare. Buttatevi! :)

Le non regole liberamente interpretabili per riproporre questo gioco sui vostri blog sono queste:

- copia la tua citazione, indicativamente la quinta frase se è di senso compiuto, se no quella più vicina che lo sia, e se è troppo breve anche quella successiva, della pagina 56 del libro che hai più vicino o di uno che ti va di metter sotto un riflettore;
- se non c'è una pagina 56, somma le cifre (11, 2..)
- linkati qui nei commenti, se vuoi
- linka a questo post il tuo, se vuoi
- personalizza il gioco come vuoi
- gioca e divertiti!
- se ti piace diffondi!

Lo scopo di questo gioco è una tra le seguenti opzioni: mettere alla prova la memoria, dare un assaggio di un libro, invogliarne alla lettura, puro divertimento svuotacervello...

Buona divertimento e buona lettura!


Non ne avete abbastanza? Tutti i quiz del giovedì!



mercoledì 7 marzo 2012

Donne, esseri umani speciali, e non solo per un giorno l'anno

Vigilia di una festa molto commerciale, odiata da alcune, poco significativa per molte.
Ha senso (nel 2012, in Occidente) festeggiare l'8 marzo?

A me non piacciono le feste - ghetto, come le chiamo io, o le manifestazioni che danno grande visibilità a qulcosa, ma un giorno soltanto. Ho però imparato che qualcosa di buono si può conservare in ogni occasione, persino questa festa logora. L'ho capito osservando un un mio compagno del liceo, il tipico studente super impegnato in politica e nel sociale, idealista e sognatore, portava a tutte un ramettino di mimosa perchè è l'intenzione che conta. C'era rispetto in quel gesto, un omaggio, un augurio.

Oggi avevo in mente tutt'altro post, ma un po' di imprevisti mi hanno fatto cambiare programmi. Allora ho pensato di andare on line con un post dedicato ad alcune donne che ho avuto la fortuna e la sorte di incontrate sulla mia strada ultimamente.

Questa volta l'omaggio è intimo, a voi riconoscervi o farlo vostro :)
C'è chi è nella mia vita da anni, chi da poco, chi mi riempe la posta di affettuosi messaggi e incoraggiamenti, chi vedo solo ogni tot mesi ma è come se il tempo si fosse congelato, chi sa cosa penso prima che io lo dica, chi sa come mi sento prima che io lo capisca, chi c'è e basta ogni volta che ho bisogno di ascolto, chi si inventa modi per farmi ritagliare tempo a testa vuota, chi mi induce a riflettere. Chi è espansivo e solare, chi introverso e timido. Alcune sono amiche storiche, alcune sono compagne di viaggio recenti, altre forse lo diventeranno. Alcune le ho conosciute professionalmente, altre per via di eSSe, molte per passioni condivise, alcune solo via web, alcune per strane coincidenze e simpatie "a pelle"... Tutte sono donne che apprezzo, perchè concrete, fantasiose, appassionate, poliedriche, ricche umanamente, tutte diverse, tutte con la voglia di condividere e di Vivere.

A tutte loro il mio ringraziamento e l'augurio di 365 giorni l'anno di attenzione e rispetto.

Domani da me ci sarà il consueto quiz del giovedì, declinato al femminile, passate a giocare se vi va, stavolta le frasi misteriose saranno diverse.

Vi saluto con il mio in bocca al lupo per una donna dalle mille iniziative. La ricetta è questa.
Se riesco vorrei pubblicare altro, ma non so, in fondo il web non scappa, la vita a volte sì...
 



Edit: come sempre il confronto con voi blogger è stato prezioso, alcuni contributi mi hanno dimostrato che questa festa ha ancora senso.
 
Post che ho apprezzato e vi segnalo:

Mamma in Verde

Madre Creativa

Iniziative per l'8 marzo:

Sostieni la primavera araba attraverso Amnesty International

lunedì 5 marzo 2012

Risotti e ...fantasia

Quando ho visto la ricetta di Mimì di Una V nel piatto, ho pensato di voler partecipare anche io al concorso di LILT: Olio, Erbe e Fantasia, che richiede ricette sane, che badino alla stagionalità degli ingredienti, l'uso dell'Olio d'Oliva, di erbe aromatiche e spezie e ...fantasia!

Questo week end non ho potuto fare la spesa perchè ho dei problemi col frigorifero e quindi non potevo assolutamente riempirlo, i prossimi giorni saranno pieni e non posso rischiare di non partecipare a un'iniziativa così bella! ;) Tra le verdure di stagione che avevo ancora in casa un bel cavolo crauto rosso, un po' di cavolo crauto bianco e un paio degli ultmi carciofi con le spine. La dotazione della dispensa, la frutta e le spezie sul balcone mi hanno confortato: c'era abbastanza per cimentarsi in questo che per me è un divertisment, una piccola sfida da frigo semi-vuoto!

L'idea era un bel bis di risotti, poi strada facendo, anzi, col passare delle ore, la ricetta si è evoluta, ma questo lo vedrete coi vostri occhi.

Risotto al cavolo crauto rosso e spezie lombarde. 




venerdì 2 marzo 2012

Libri: per favore, grazie

Cari amici del Venerdì del libro,
oggi voglio parlarvi di un libro che è difficilmente classificabile: è un libro illustrato, ma non  indirizzato esclusivamente ai bambini, comunica in modo forte con le immagini e scrive del limite delle parole.
L'argomento è importante, emozioni e bisogni e come diamo loro voce, però non viene approfondito e indagato in modo puntuale come fanno altri testi di questo editore, perchè il messaggio punta sull'immediatezza, su una comunicazione che si articola su più livelli di lettura.


Per favore, grazie.
Di Vilma Costetti
Illustrazioni di Stefania Garuti
Collana: ABC di Esserci
Edizioni Esserci
ISBN: 88-87178-27-5

Cosa si cela dietro un per favore?
Un mondo intero di emozioni* e bisogni*!

Le parole però spesso esprimono il risultato di elaborati processi intellettivi, che filtrano e restituiscono qualcosa di diverso da cosa proviamo davvero prima di formularle. Più spesso dalle nostre bocche escono giudizi, analisi, critiche, se non insulti! Quando riusciamo a recuperare la nostra capacità autentica di esprimerci in modo naturale, come fanno per esempio i neonati, comunicare diventa più semplice e soprattutto efficace.

giovedì 1 marzo 2012

Il quiz del giovedì: un libro mi disse...

Torna "un libro mi disse", il quiz virale.
Volete giocare con me?


Ieri sono andata a cercare un libro che mi ha regalato un amico 20 anni fa... era alla sua prima estate a New York e ha deciso di portare a ognuno di noi amici un libro usato. Già allora ci si regalava solo libri tra amici ;)

Mi piacciono i libri usati e le storie che raccontano.
Questo aveva la carta ingiallita, è davvero molto vissuto ormai, vi trascrivo la pagina 56, spero che qualcuno lo riconosca, se no chiamerò proprio lui a indovinare, se riesco a rintracciarlo...


frase 5 e seguenti:

"Are you going to keep him?"
"He's my boy."
"Doesn't he have grandparents? This is going to be rouhgt".
The thought of doing anything except keeping Billy had not occurred to Ted. But O'Connor was a smart man. He was rising a question. Ted wondered if O'Connor knew something he did not.

edit: faccio la traduzione per chi è ostacolato dalla lingua straniera.

"Lo terrai?"
"E' mio figlio."
"Non ha dei nonni? Sarà difficile."
Il pensiero di fare qualcosa di diverso dal tenere Billy non era passato per la mente di Ted. Ma O'Connor era un uomo sveglio. Stava sollevando una questione. Ted si chiese se O'Connor sapesse qualcosa che lui non sapeva. 

Bene, ed ora a voi!

In coda un paio di aiuti. Prima provate senza, però. Ok? :)

Le non regole liberamente interpretabili per riproporre questo gioco sui vostri blog sono queste:

- copia la tua citazione, indicativamente la quinta frase se è di senso compiuto, se no quella più vicina che lo sia, e se è troppo breve anche quella successiva, della pagina 56 del libro che hai più vicino o di uno che ti va di metter sotto un riflettore;
- se non c'è una pagina 56, somma le cifre (11, 2..)
- linkati qui nei commenti, se vuoi
- linka a questo post il tuo, se vuoi
- personalizza il gioco come vuoi
- gioca e divertiti!
- se ti piace diffondi!

Lo scopo di questo gioco è una tra le seguenti opzioni: mettere alla prova la memoria, dare un assaggio di un libro, invogliarne alla lettura, puro divertimento svuotacervello... 

Buona divertimento e buona lettura!






Qualche indizio: esiste l'omonimo film.
Per una volta non è stata (quasi) necessaria traduzione del titolo.
Ora è (quasi) facile, sono stata davvero buona. ;)


La soluzione... tra un po', o per mano del primo che riconoscerà il testo.
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